Si terrà domani, 28 dicembre a Roma, presso la Lega italiana dei Diritti dell’Uomo (Lidu) in Piazza D’Aracoeli, 12 la presentazione del progetto “Africa-Europa: identità e differenze. Culture e politiche in dialogo” realizzato dall’Unione delle Comunità Africane d’Italia (Ucai) Onlus.
Lo riferiscono in una nota gli organizzatori, precisando che il progetto – finanziato dal Maeci, Direzione Generale per la Mondializzazione (Direzione Centrale Africa), attraverso lo strumento del “Decreto Missioni 2022” – s’inserisce nell’ambito del sostegno alle iniziative di pace, stabilità, sicurezza e sviluppo nel Continente Africano, in linea con le proposte operative delineate dal documento di policy strategica “Partenariato con l’Africa” del ministero degli Affari Esteri, lanciato nel 2020 e di prossima riedizione.
A presentarlo domani presso la Lega italiana dei Diritti dell’Uomo (Lidu) in Piazza D’Aracoeli, 12 a Roma, ci saranno il presidente di Ucai, Otto Bitjoka, il direttore scientifico del progetto, Marco Massoni, e il ministro plenipotenziario Fabrizio Lobasso, vice direttore centrale per i Paesi dell’Africa Sub-Sahariana del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci).
“L’iniziativa – si legge nella nota dell’Ucai – intende riportare i valori al centro dell’agenda del dialogo tra civiltà, agevolando un genuino dibattito fra selezionati interlocutori africani, italiani ed europei del più alto livello, in grado di illustrare e analizzare le criticità dell’attuale partenariato intercontinentale, partendo da prospettive innovative, da costrutti culturali meno strutturati, attraverso quattro tavole rotonde nel corso del 2023”. Gli incontri si terranno a febbraio (Le forme della politica, democrazia e diplomazia dei popoli) ad aprile (Culture, identità e valori) a giugno (Le asimmetrie nello sviluppo e nei partenariati) e a settembre (Società matriarcali e patriarcali: la dimensione femminile).
Scopo del progetto, evidenziano ancora gli organizzatori, è dare voce a protagonisti africani “portatori di idee e creatività nuove, per conoscerne più a fondo i processi identitari, sociali e politici non sufficientemente noti né veicolati del popolo africano, delle istanze più recondite, delle aspettative verso l’Italia e l’Europa, al netto di ideologie” che sino a oggi hanno contribuito a creare luoghi comuni e percorsi obbligati non necessariamente inclusivi e funzionali alla vicendevole conoscenza.
Secondo Otto Bitjoka, presidente di Ucai, “L’obiettivo primario è di eliminare le asimmetrie solidificate nei vari partenariati tra l’Africa, l’Italia e l’Europa, ispirandosi a idee innovative di personaggi illustri e meno illustri che hanno stimolato un franco confronto di idee, basato sul dialogo interculturale, l’ascolto e l’inclusione”.