di Federico Monica
La violenta tempesta che ha colpito Freetown la scorsa notte ha abbattuto il Cotton tree, l’enorme albero secolare da sempre al centro della capitale della Sierra Leone e simbolo della città.
Le prime immagini, mentre le piogge torrenziali devono ancora placarsi mostrano il grande tronco spezzato a un’altezza di diversi metri dal suolo e le frasche sparse sull’asfalto tutto intorno. La perdita per Freetown è incalcolabile, come se a Firenze crollasse la cupola di Brunelleschi o se Pisa perdesse la sua torre. Si ritiene infatti che i primi fondatori della città, un gruppo di schiavi liberati giunti dal Canada, appena sbarcati si riunirono in preghiera proprio intorno all’albero, già maestoso oltre due secoli fa.
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La pianta, alta decine di metri era sopravvissuta indenne ai bombardamenti delle truppe napoleoniche e ai devastanti saccheggi della città durante la guerra civile. Impossibile pensare cosa potrà sorgere al posto di un simbolo così potente e unico che lascia un vuoto difficilmente colmabile nel panorama urbano e nell’immaginario collettivo. Come racconta la sindaca della città Yvonne Aki Sawyerr un grande senso di smarrimento e di perdita coglie tutti i residenti di Freetown e coloro che amano questa città.