Tre morti e 164 feriti: è questo l’ultimo bilancio dell’esplosione di una bomba ad Addis Abeba, al termine di un discorso del premier Aboy Ahmed. L’esplosione è avvenuta nei pressi di un veicolo della polizia a piazza Meskel, dove centinaia di migliaia di persone erano riunite in occasione della manifestazione di sostegno al premier.
L’attentato non è ancora stato rivendicato. Avviene in un momento cruciale della attualità politica dell’Etiopia. Proprio in questi giorni c’è stata l’apertura verso l’Eritrea per chiudere il vecchio conflitto terminato nel duemila ma con un cessate il fuoco e senza un trattato di pace. Contemporaneamente l’Etiopia aveva aperto le imprese economiche agli investimenti stranieri e dei privati.
Inoltre il premier che avrebbe dovuto essere – secondo fonti interne – l’obiettivo dell’attentato era stato il promotore della liberazione di centinaia di prigionieri politici in gran parte di etnia Oromo. Da rempo infatto gli Oromo, etnia maggioritaria, protestano perchè vogliono spezzare il monopolio al potere dei Tigrini. Lo stesso primo ministro è di etnia Oromo e fa parte di uno dei quattro partito che formano la coalizione al potere.