Quattordici dei diciotto paesi del mondo dove la povertà estrema è in aumento sono africani. Lo afferma uno studio realizzato da ricercatori del World Poverty Clock con il sostegno delle Nazioni Unite e del governo tedesco iniziato nel 2017 e concluso questo mese. I quattordici paesi africani sono Nigeria, Niger, Ciad, Repubblica Centrafricana, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo, Angola, Zambia, Madagascar, Burundi, Sud Sudan. I due non africani sono il Venezuela e il Belize. In totale nei sedici paesi del mondo dove la povertà cresce ci sono oltre 641 milioni di persone in estrema povertà, pari a circa l’otto per cento della popolazione mondiale, e di questi oltre seicento milioni sono in Africa su una popolazione, nell’Africa sub-sahariana, che supera il miliardo di persone.
A confortare questi dati c’è uno studio americano del Brookings Institution pubblicato in questi giorni secondo il quale la Nigeria ha superato l’India nella classifica dei Paesi con il maggior numero di persone che vivono in condizioni di poverta’ estrema. Secondo i dati, a maggio nel Paese africano a soffrire grave indigenza erano circa 87 milioni di abitanti, a fronte dei 73 milioni dell’India.
Sulla base delle tendenze riscontrate negli ultimi mesi, a superare l’India nella classifica dovrebbe essere presto anche la Repubblica Democratica del Congo. Sempre stando alle proiezioni, entro 12 anni nove delle dieci popolazioni piu’ indigenti saranno africane.