Il caso Khashoggi ha portato all’isolamento diplomatico dall’Arabia Saudita. Eppure Riyad ha trovato qualche «amico», specialmente in Africa orientale. Diversi Paesi hanno espresso sostegno al regno saudita. Una posizione che non è senza secondi fini.
Il governo del Sud Sudan ha dichiarato che la posizione dell’Arabia Saudita è «onorevole» e aiuta a risolvere la crisi, aggiungendo che le relazioni con il regno si rafforzeranno ulteriormente. «Nessuno ci ha messo sotto pressione. Come ogni altro Paese, abbiamo il diritto di prendere posizione», ha affermato Baak Wol, sottosegretario del ministero degli Affari esteri. Gli esperti lo vedono come un comportamento opportunistico. Alcuni credono che rimanendo vicino a Riad, Juba cerchi il suo sostegno e quello dell’alleato americano.
Altri Paesi sono dalla parte araba. Gibuti ha denunciato una «campagna mediatica che cerca di offuscare l’immagine di Riad». Il Paese potrebbe cercare il sostegno dei sauditi per il porto di Doraleh e la sua disputa con gli Emirati arabi uniti, grande alleato di Riad.
La Somalia è neutrale nel conflitto regionale tra Arabia Saudita e Qatar. Tuttavia, il primo ministro somalo era nel regno all’inizio di ottobre. Successivamente Mogadiscio ha dichiarato la propria solidarietà a coloro che avrebbero cercato di minare il ruolo dell’Arabia Saudita.
Infine, martedì, il vice primo ministro dell’Etiopia si è seduto accanto al principe bin Salman durante il forum per gli investimenti a Riad. Demeke Mekonnen Hassen e il suo ospite si sono scambiati una stretta di mano calorosa durante il summit che molti Paesi hanno boicottato.