La Banca africana di sviluppo (AfDB) e l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oim) hanno promosso un incontro a Brazzaville per sviluppare il potenziale delle economie rurali della Comunità economica degli Stati dell’Africa centrale (Eccas / Ceeac) con investimenti nel capitale umano e nella creazione di lavoro in ambito agricolo.
In apertura del Forum, il Direttore Generale della Banca, responsabile del Centro Africa, Ousmane Doré, ha sottolineato il crescente squilibrio tra aree rurali e urbane nella sub-regione, così come la mancanza di opportunità: fattori, questi, che indeboliscono la situazione della gioventù rurale. “Minacciati dall’esodo rurale che li priva delle loro forze vitali, queste aree vedono il loro potenziale economico soffrire”, ha detto Doré.
Il settore agricolo impiega circa due terzi della popolazione degli 11 Paesi membri dell’Eccas/Ceeac (Angola, Burundi, Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica democratica del Congo, Rwanda, Sao Tomé e Principe), sia nella produzione che nelle attività correlate alle varie filiere.
La popolazione giovanile rurale dell’Africa centrale rappresenta un enorme potenziale per gli obiettivi di sviluppo economico e sociale della subregione, secondo Cynthia Samuel-Olajuwon, Direttore regionale per l’Africa presso l’Organizzazione internazionale del lavoro. “È essenziale che giovani donne e uomini nelle economie rurali della subregione possano diventare catalizzatori di crescita inclusiva e sviluppo sostenibile (…). Tale trasformazione associata alla crescita dell’occupazione non è automatica. Ha bisogno di una guida chiara e di un supporto adeguato”.
Gli incontri di Brazzaville andranno avanti per tre giorni. Il Forum si propone quale momento di scambio e condivisione di esperienze privilegiate tra esperti della Banca africana di sviluppo, l’Organizzazione internazionale del lavoro, i Paesi membri dell’Eccas/Ceeac, i ministeri di Lavoro, agricoltura e gioventù e organizzazioni rappresentative di lavoratori e datori di lavoro. I progetti sviluppati dalla Banca e dall’Oim nella subregione dovrebbero fornire orientamenti efficaci per le politiche di occupazione giovanile nel settore agricolo.
[Redazione InfoAfrica]