L’Africa deve prepararsi all’inevitabilità di una crisi alimentare globale, che colpirà particolarmente duro in alcuni paesi del continente africano: a dirlo è stato Akinwumi Adesina, presidente della Banca africana di Sviluppo (AfDB) intervenendo in una conferenza organizzata dall’Atlantic Council’s Africa Centre di Washington.
Rispondendo alle domande del presidente del Centro studi, il capo della banca ha sottolineato l’importanza di avere chiaro il senso di urgenza imposto da quella che ha descritto come “una convergenza irripetibile di sfide globali per l’Africa”.
Secondo Adesina, i Paesi più vulnerabili del continente sono stati i più colpiti dai conflitti, dai cambiamenti climatici e dalla pandemia di COVID-19, che hanno sconvolto il progresso economico e dello sviluppo in Africa.
Venendo al conflitto russo-ucraino, Adesina ha evidenziato come le ramificazioni della guerra si siano estese ben oltre l’Ucraina in altre parti del mondo, compresa l’Africa dove per conseguenza i prezzi dei fertilizzanti sono triplicati e i prezzi dell’energia sono aumentati, il tutto alimentando l’inflazione.
Adesina ha poi osservato che il 90% dei 4 miliardi di dollari delle esportazioni russe in Africa nel 2020 erano costituiti da grano e il 48% dei quasi 3 miliardi di dollari delle esportazioni dell’Ucraina nel continente erano costituiti da grano e il 31% da mais. Adesina ha quindi avvertito che per contrastare una inevitabile crisi alimentare, l’Africa deve espandere rapidamente la sua produzione alimentare.
“La Banca africana di sviluppo è già attiva nella mitigazione degli effetti di una crisi alimentare attraverso l’Africa Food Crisis Response and Emergency Facility, una struttura dedicata per fornire ai paesi africani le risorse necessarie per aumentare la produzione alimentare locale e procurarsi fertilizzanti. Il mio principio fondamentale”, ha affermato Adesina, “è che l’Africa non dovrebbe mendicare. Dobbiamo risolvere da soli le nostre sfide senza dipendere dagli altri…”.
Adesina ha avvertito che il triplicamento dei costi dei fertilizzanti, l’aumento dei prezzi dell’energia e l’aumento dei costi dei panieri alimentari potrebbe peggiorare ulteriormente in Africa nei prossimi mesi.