Per la prima volta in 20 anni, il lavoro minorile è in aumento nel mondo e in Africa. Lo indica un rapporto dell’Ilo, Organizzazione internazionale del lavoro, e dell’Unicef. All’inizio del 2020, risultano nel mondo 160 milioni di bambini costretti a lavorare. 92 milioni sono in Africa. E il numero, indica il rapporto, potrebbe crescere sensibilmente per effetto della crisi economica indotta dalla pandemia.
La situazione africana è migliorata rispetto ai primi anni 2000, ma rimane comunque critica in particolare se confrontata agli altri continenti. Quasi un bambino africano su cinque lavora, contro una media di uno su dieci nel resto del mondo.
I settori maggiormente interessati al lavoro minorile sono nell’ordine agricoltura, settore minerario e estrattivo, industria. 41 milioni dei bambini lavoratori africani sono impegnati in mansioni pericolose, secondo l’Ilo.