Non solo Cina in Africa. Ieri, 28 luglio 2019, il presidente indiano Ram Nath Kovind ha iniziato una visita di una settimana in Africa occidentale che toccherà, tra l’altro, in tre Paesi mai visitati finora da dirigenti politici indiani: Benin, Gambia e Guinea.
Un gesto politico importante, che mostra come Nuova Delhi stia tentando di avvicinarsi all’Africa occidentale e francofona con la quale gli indiani hanno finora avuto rapporti molto limitati. Il presidente, sebbene abbia pochi poteri politici in India, è la massima autorità indiana e la sua presenza in Africa ha un grande valore simbolico.
Per quattro anni, Nuova Delhi ha moltiplicato le iniziative in questa direzione, tra cui il mega vertice India-Africa , che ha riunito nel 2015 un numero molto elevato di capi di Stato africani nella capitale indiana. Gli indiani hanno promesso una maggiore cooperazione universitaria, 50.000 borse di studio per studenti africani in India e un ampliamento della rete di istruzione a distanza istituita dal 2009. New Delhi prevede inoltre di rafforzare la sua presenza politica nel continente e ha annunciato l’apertura di 18 nuove ambasciate, di cui 7 in Africa occidentale. Uno di quelli aperti di recente è proprio in Guinea, l’ultimo paese dove andrà il presidente indiano.
Circa 1.250 indiani vivono in Benin e oltre 230 aziende indiane operano nel settore tessile, anacardi, riso e legname. Il leader indiano è arrivato nel Paese con diversi dirigenti aziendali. Vengono annunciati accordi di cooperazione, uno sulla garanzia dei crediti all’esportazione e un altro sull’esenzione dal visto oggi, il Benin stenderà il tappeto rosso al suo visitatore. Onori militari, faccia a faccia, dichiarazione congiunta e comunicato stampa al Marina Palace.
Nel pomeriggio, discorso all’assemblea nazionale.