Mentre in Europa alcune forze politiche mettono in discussione l’euro, nell’Africa occidentale si sta lavorano per dar vita a una moneta unica. I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali dei Paesi della regione, riuniti ad Abidjan il 17 e 18 giugno, hanno ribadito la volontà di introdurre, entro il 2020, un conio che possa sostituire il franco Cfa (moneta ancorata all’andamento dell’euro).
Il progetto risale al 1983, ma il suo lancio è stato posticipato più volte. Ora però i leader economici hanno dato un’accelerata all’iniziativa anche se non si conoscono ancora né il nome della nuova moneta, né i simboli, né il tasso di cambio o il modello della banca centrale.
Come spiega Adama Koné, ministro dell’Economia e delle finanze ivoriano, ci sono ancora tante sfide da superare. «La moneta unica che stiamo considerando non è più un’utopia tecnocratica. […] – ha affermato -. Dobbiamo lavorare nel nostro spazio comunitario per rimuovere tutte le barriere interne e gli ostacoli normativi alla libera circolazione di beni, capitali, servizi e persone. […]. Entro il 2020 dovremmo farcela».