Ci vorrebbero 100 miliardi di dollari di investimenti entro il 2030 per favorire l’accesso universale ad Internet in Africa. Lo dicono gli analisti della Banca Mondiale nel rapporto presentato durante l’assemblea annuale svoltasi la settimana scorsa a Washington.
“L’agenda digitale è prima di tutto un’agenda per la crescita e per la creazione di posti di lavoro. Ampliare l’accesso ad Internet significa creare milioni di posti di lavoro” ha detto Makhtar Diop, vicepresidente della Banca Mondiale, incaricato delle infrastrutture, pensando al futuro della giovane generazione africana.
Attualmente, meno di un terzo della popolazione africana ha accesso ad Internet su banda larga, nonostante un ritmo di diffusione molto veloce.
Un appello ad unire gli sforzi e ad investire in massa sull’accesso alla rete e alle Tic in Africa è stato lanciato da Hafez Ghanem, vicepresidente della Banca Mondiale per la regione Africa. “Nessun investitore da solo potrà farsi carico dei 100 miliardi” ha detto, rivolgendosi sia al settore privato che al settore pubblico e agli istituti di finanziamento.
Circa l’80% degli investimenti auspicati sono legati al bisogno di realizzare infrastrutture, il 20% è necessario per rafforzare le competenze degli utilizzatori, mentre il 2-4% andrebbe dedicato al quadro giuridico-legale.
[Redazione InfoAfrica]