Il flusso di rimesse inviate verso i Paesi dell’Africa nel corso del 2021 ha mostrato un netto recupero rispetto all’anno precedente, che era stato caratterizzato dalla diffusione della pandemia di covid-19 a livello globale, secondo gli ultimi dati resi noti dalla Banca mondiale.
In base ai dati contenuti nell’ultimo documento su migrazioni e sviluppo pubblicato dall’istituto finanziario internazionale, il volume delle rimesse dirette verso i Paesi dell’Africa sub-sahariana ha infatti raggiunto quota 49 miliardi di dollari lo scorso anno: un dato in crescita del 14,1% rispetto al 2020, che ha consentito di cancellare la caduta dell’8,1% registrata in quell’anno e che rappresenta la crescita maggiore registrata dal 2018.
Leggermente inferiore la crescita registrata verso i Paesi del Nordafrica, dove secondo i dati messi a disposizione dalla Banca mondiale, il tasso ha segnato un aumento aggregato del 7,6%.
L’Egitto è il principale destinatario di rimesse nella regione (51% del totale dei flussi registrati in area Mena nel 2021), con un totale di 32 miliardi di dollari. L’Egitto è anche il quinto maggiore Paese destinatario di rimesse al mondo, dopo India, Messico, Cina e Filippine.
Tra i fattori a sostegno di questa crescita, secondo la Banca mondiale, bisogna citare la ripresa dell’attività economica in Europa e Stati Uniti, rimasta sostanzialmente ferma nel 2020, e un ritorno dei flussi in entrata verso la Nigeria, che nell’anno precedente erano diminuiti di circa il 28% a causa del maggiore utilizzo dei canali informali.