Lasciare che anche le squadre nazionali di calcio, come quelle di club, possano avere uno sponsor sulle maglie. L’idea, in un calcio mondiale travolto dai sospetti di corruzione contro i suoi massimi dirigenti, tra cui Joseph Blatter, può non sembrare una priorità, ma Tokyo Sexwale la pensa diversamente.
Sudafricano, 62 anni, Sexwale è uno dei cinque candidati alla guida della Fifa (la federazione calcistica mondiale) per succedere proprio a Blatter e sostiene che aprire alle sponsorizzazioni possa aiutare le nazionali dei Paesi più poveri.
“Quando si va in Paesi come il Lesotho, lo Swaziland, il Ciad, Haiti o il Nepal, le cose con il denaro non vanno come nei Paesi più grandi. Questi Paesi non hanno nulla e sentono di aver bisogno di denaro perché lavorano con bilanci ristrettissimi – ha dichiarato Sexwale in un’intervista all’emittente britannica Bbc – Redditi extra, che potrebbero essere nell’ordine dei milioni, potrebbero fare molto”, ha aggiunto.
Altro argomento a favore, secondo il candidato sudafricano, il fatto che ad alcune aziende sia già permesso di apparire sulle maglie delle nazionali: le grandi aziende di articoli sportivi che realizzano maglie, scarpe e pantaloncini, lo fanno mettendo il loro marchio in bella mostra. Si tratterebbe quindi semplicemente di dare ad altre realtà la possibilità di comprare spazi sulle divise da gioco, sostiene Sexwale, che di aziende ed affari si intende. Ex combattente per la libertà e uomo politico, oggi è un imprenditore di successo e uno dei magnati più ricchi del suo Paese.
(07/12/2015 Fonte: Misna)
Africa – Sexwale: sponsor per le nazionali di calcio più povere
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