Per Romano Prodi è il libro «che avrei voluto scrivere io». Nel nostro piccolo, anche a noi è sembrata una chiave di lettura economico-politica illuminante e… da tenere sul comodino. Anzitutto per l’equilibrio (né afrottimismo né «afroeuforia») e per lo sguardo costruttivo sul presente, senza dimenticare il reiterato monito a distinguere tra le realtà presenti in Africa, che «non è un “paese”».
Nell’insieme, il continente dal 2000 è in vivace «movimento», con tassi di crescita strepitosi. La crescita però è condizione necessaria ma tutt’altro che sufficiente per colmare le diseguaglianze. «Certo l’Africa sta cambiando, ma non abbastanza in profondità». Notevoli le infografiche di sintesi.
Il Mulino, 2014, pp. 236, € 18,00