Tinture naturali, upcycling (ossia riuso creativo), dialogo serrato con altri Paesi e, ovviamente, una grande passione per la moda. Sono questi gli ingredienti che stanno dentro (più che dietro) il brand AfroRicky. La fondatrice, Ricância “Ricky” Agira, è un’esperta di capulanas (il telo multifunzione in cotone stampato che in Mozambico rappresenta il capo femminile per eccellenza) che si è messa in testa di portare la moda mozambicana nel circuito fashion internazionale. Non solo, però, nel suo spezzone finale, l’esposizione e la vendita. L’apertura all’esterno comincia ben prima.
Per realizzare la sua ultima collezione, Ricância ha attinto al cotone biologico colorato che si produce nel Nord-est del Brasile e lo ha fatto incontrare con le tinture tradizionali del suo Paese, che sfruttano foglie e radici locali. «La moda – spiega – è come un portale per raccontare storie. In tutte le collezioni c’è uno sforzo per esplorare e identificare le somiglianze tra diverse culture, modelli e tessuti. C’è un dialogo con l’esterno. E il Brasile è uno degli interlocutori di questi dialoghi necessari per espandere AfroRicky».
Una delle sfide del brand è proporre capi multifunzionali che rispecchino la versatilità della capulana, che infatti serve come gonna, scialle, portabambini, copricapo e supporto per trasportare pesi sulla testa.
«La collezione propone stampe che possono essere ritagliate e applicate ad altri pezzi o usate per rifiniture. Una cinghia, per esempio, può trasformarsi in un sostegno per un altro vestito o diventare una collana o una sciarpa». L’idea è una moda che si presti a essere reinventata innumerevoli volte. La distanza dal fast fashion si gioca però anche su altri piani: il rispetto dei fornitori e dei lavoratori impiegati nella filiera e l’attenzione all’ambiente. www.afroricky.co.mz
(Stefania Ragusa)