Ai francesi d’Africa piace Macron

di Enrico Casale
macron

I francesi d’Africa hanno scelto Emmanuel Macron. Al primo turno delle elezioni presidenziali che si sono tenute ieri, domenica 23 aprile, nei consolati e nelle ambasciate nel continente africano, la diaspora transalpina ha scelto in maggioranza il 39enne candidato del partito «En Marche».

Se questo è il dato generale, va messo in evidenza come ai francesi d’Africa interessino poco le questioni della madrepatria. Se in Francia il 78,5% degli aventi diritto si è recato alle urne, in Africa l’astensione è stata molto alta: mediamente oltre il 50%, con una punta del 63% in Guinea.

Emmanuel Macron, che in molti hanno soprannominato «il Renzi francese», ha dominato in tutti i principali Paesi. Variano invece i nomi dei candidati alle sue spalle. Ad Algeri, Rabat e Kigali è stato Jean-Luc Mélenchon a spuntare il posto d’onore. Mentre François Fillon è arrivato secondo ad Antananarivo, Bangui, Conakry e Cotonou.

Per l’estrema destra invece l’Africa è terra di insuccessi. Marine Le Pen, che in patria è arrivata alle spalle di Macron (la leader del Front National al 22%, l’ex ministro di Hollande al 24%), si è collocata agli ultimi posti in tutti i Paesi in cui si è votato.

Deludenti anche i risultati degli altri candidati che hanno ottenuto pochissimi voti. Nathalie Artaud, candidata di Lutte Ouvriere, ha strappato una sola preferenza di un simpatizzante in Centrafrica.

Adesso si apre la campagna per il ballottaggio. Ma, considerati i risultati del primo turno, in Africa non dovrebbero esserci dubbi su chi vincerà.

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