Dall’incontro tra Cheikh Diattara, sarto senegalese e Valeria Zanoni, italiana esperta di comunicazione, nel quartiere Isola di Milano, in Via G. Pepe, 38 ha preso forma alcuni anni fa Kechic, una sartoria e un marchio di abbigliamento italo – africano. I capi, realizzati esclusivamente a mano, sono un riuscito mix di tessuti wax dai colori esplosivi, stoffe e forme della tradizione europea. Ma Kechic è molto di più: un’impresa che crea impatti positivi per le persone più vulnerabili e a basso reddito, dove le diversità diventano una ricchezza, legata all’Associazione senegalese Des handicapès moteurs de Guèdiawaye, Dakar.
Nella famiglia di Kechic collaborano persone di nazionalità diversa, una ricchezza che si rispecchia nei capi di abbigliamento. Oltre a Valeria e Cheikh ne fanno parte a distanza i colleghi del Centre Handicapè di Dakar, dove Cheikh che è sulla sedia a rotelle ha imparato il mestiere, una grafica israeliana, un sarto tirocinante del Mali, una collaboratrice guineana, una tirocinante indiana in collaborazione con Fondazione San Carlo e Caritas.
Attualmente la sartoria vorrebbe assumere più collaboratori. Per esempio Keita, un giovane rifugiato del Mali, che è stato loro tirocinante per un periodo di 6 mesi. Il tirocinio non è rinnovabile, ora vorrebbero assumerlo a tempo indeterminato. Ma Kechic è ancora una piccola realtà e per farlo avrebbe bisogno di fondi per sostenere le spese.
Come sostenere le loro attività e far crescere la sartoria? Su Produzioni dal basso è possibile partecipare a una campagna di crowfunding. Ai partecipanti verranno spedite delle “ricompense” per ringraziarli delle donazioni, come sciarpe, magliette, tovaglie, ecc.
Per sostenere la campagna: https://www.produzionidalbasso.com/project/aiuta-kechic-a-crescere/
Per saperne di più su Kechic: https://www.kechic.it/
Foto di apertura: dal profilo Facebook della sartoria.