È di almeno 29 morti e 80 feriti il bilancio dell’attentato compiuto questa mattina da miliziani shabaab a Mogadiscio. Lo ha riferito la polizia, citata dai media internazionali. Un combattente islamista si è fatto saltare in aria mentre era su un’autobomba e altri shabaab si sono asserragliati in un ristorante, accerchiato dalla polizia, con cui si è innescato un violento conflitto a fuoco.
L’attentato è stato compiuto nei pressi di un hotel e della residenza di un giudice in una strada trafficata della capitale somala, ha detto il capitano della polizia Mohamed Hussein. Le forze di sicurezza sono ancora impegnate nel conflitto a fuoco per neutralizzare i militanti rintanati all’interno del ristorante vicino all’Hotel Maka Almukarramah, che il gruppo al-Shabaab ha indicato come l’obiettivo dell’attentato.
Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e potrebbe salire ulteriormente, ha indicato l’emittente turca Trt World. Molte delle persone coinvolte hanno subito ferite orribili: alcune hanno perso interi arti, ha detto Sadiya Yusuf, un’infermiera di Daru Shifa, uno degli ospedali in cui sono stati ricoverati i feriti.
Più volte dati per sconfitti, i miliziani al-Shabaab continuano a dimostrare la loro forza con continui attentati, soprattutto nella capitale Mogadiscio. La formazione, che è legata ad al-Qaeda, combatte sia contro le (deboli) autorità centrali somale, sia contro le milizie rivali legate all’Isis che recentemente si sono insediate nel Nord-est della Somalia.