Le Seychelles, arcipelago situato a nord-est del Madagascar, ha compiuto un passo importante che apre la strada al continente africano in termini di diritti umani. Questo fine settimana è stato lanciato il primo festival cinematografico della nazione insulare a tema LGBTI in occasione dell’inizio del mese del Pride, il mese di giugno, quando le comunità LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Intersessuali) di tutto il mondo si riuniscono per celebrare la propria identità sessuale e la libertà di essere se stessi. Lo riportano le agenzie di stampa del Paese.
Per quattro settimane, le persone presenti alle Seychelles avranno l’opportunità di vedere un’ampia scelta di cortometraggi e lungometraggi che toccano tematiche LGBTI affrontate da registi francesi, namibiani, inglesi e americani. Il festival si svolgerà in presenza e sarà dislocato in diverse località, tra cui il cinema principale della capitale Victoria, Deepam Cinema e in altri due stabilimenti turistici sull’isola di Mahe. Oltre alle proiezioni il programma prevede anche conferenze e workshop.
“Rendendo questo evento annuale, non vogliamo solo creare uno spazio sicuro di inclusività per coloro che ci circondano, ha spiegato Naddy Vidot – presidente dell’organizzazione non governativa che sostiene l’orientamento sessuale e i diritti di identità di genere del Paese – “L’intento è quello di lanciare un messaggio anche alla comunità LGBTI di tutto il mondo che vuole visitare le Seychelles”.
Il Festival ha preso il via sabato con un lungometraggio francese intitolato “120 battements par minute” (“120 battiti al minuto”) del regista Robin Campillo, che ha ricevuto il Gran Premio della giuria al Festival di Cannes nel 2017 e un César per il miglior film in 2018. “Questo film è un incoraggiamento alla lotta per il riconoscimento dei diritti delle minoranze. Fa da eco alle battaglie condotte in Francia e nel mondo per l’accesso alla salute e in particolare alle cure per l’HIV-AIDS. Ci ricorda che i diritti, qualunque essi siano, devono essere conquistati attraverso la volontà e la mobilitazione collettiva”, ha affermato l’ambasciatore francese alle Seychelles, Dominique Mas.
Nel 2016 i rapporti consensuali tra persone dello stesso sesso sono stati depenalizzati alle Seychelles e la legge è stata rivista nel 2021 con l’entrata in vigore dell’ultimo codice civile. L’organizzazione non governativa che sostiene l’orientamento sessuale e i diritti di identità di genere nel Paese sta lavorando allo sviluppo di una legislazione sui crimini ispirati dall’odio che includerà le tutele legali indipendentemente dal sesso o dall’orientamento sessuale di una persona.
Nonostante ciò, “la strada da percorrere è ancora lunga” ha ribadito Vidot. “L’uguaglianza non ha a che fare solo con l’approvazione delle leggi, ma si costruisce nei cuori e nelle menti delle persone. Un vero testamento di uguaglianza ci sarà quando tutte le persone LGBTI in questo Paese potranno essere orgogliose di essere se stesse, senza timore di ripercussioni”.