Ha preso il via il restauro del sarcofago d’oro del faraone Tutankhamon. È la prima volta dal 1922, anno della sua scoperta, che scienziati lavoreranno sulla bara del giovane faraone per arrestare i segni del tempo. Lo ha annunciato il ministro delle Antichità, Khaled el-Anany, in una conferenza stampa, riferisce l’agenzia egiziana Mena.
La bara, una delle tre che compongono la tomba del faraone, è stata trasferita a metà luglio dalla Valle dei Re a Luxor, al Grande Museo d’Egitto, in costruzione vicino alle piramidi di Giza. Il sarcofago è in un pessimo stato di conservazione in quanto è rimasto chiuso per 97 anni, da quando l’archeologo britannico Howard Carter scoprì la tomba intatta dopo 3000 anni e i tesori che conteneva.
Il sarcofago del giovane faraone sarà esposto con altri oggetti legati a Tutankhamon alla fine del 2020, quando il Grande Museo sarà aperto al pubblico. Il sarcofago in legno e d’oro all’esterno, misura 2,23 metri ed è decorato con un ritratto del giovane re con i simboli faraonici, lo scettro e il flagello. Nel secolo scorso, alcune crepe sono comparse “negli strati di intonaco dorato, in particolare quelli del coperchio e della base”, riferisce il ministero che ha quindi deciso per i lavori di restauro.