Alayo Akinkugbe, storica dell’arte nigeriana di 24 anni, combatte la narrazione “sbiancata” dell’arte occidentale attraverso il suo account Instagram @ablackhistoryofart, che conta oltre 65.000 follower. Cresciuta a Lagos e formatasi a Cambridge, porta al centro dell’attenzione figure nere marginalizzate nella storia dell’arte.
Alayo Akinkugbe, 24 anni, è una curatrice e storica dell’arte di origini nigeriane che oggi vive nel Regno Unito. Nonostante la sua giovane età, ha già collaborato con alcune delle maggiori realtà artistiche di Londra, come la Tate e la National Gallery. A fare la differenza, il suo sguardo innovativo che combatte un racconto “sbiancato” sulla storia dell’arte.
Nella storia dell’arte occidentale le figure nere che compaiono sono spesso marginali, o relegate sullo sfondo. L’intento fin da subito della storica è stato quello di riportarle al centro della composizione: per farlo si è servita di un mezzo di diffusione potente come instagram. Non molto tempo fa ha deciso di creare un account @ablackhistoryofart, oggi seguito da 65.400 persone che attendono aggiornamenti artistici in cui il punto di vista è ribaltato.
Akinkugbe, racconta un approfondimento della Cnn, usa una lente d’ingrandimento su dei frammenti d’opera, “scarti della narrativa dominante e sbiancata della storia dell’arte”, portandoli a occupare uno spazio centrale. L’interesse sulla questione della visibilità e sulla rappresentazione della nerezza nell’arte è stato centrale fin da subito nei suoi studi. Durante la sua infanzia a Lagos, racconta all’emittente, l’arte è sempre stato qualcosa che ha vissuto ovunque, per le strade, non nei musei o gallerie. “I musei sono scarsamente finanziati dal governo… Non conoscevo nessuno che andasse nei musei di Lagos.”
Trasferitasi dopo le superiori all’Università di Cambridge per studiare storia dell’arte, era l’unica studentessa nera del suo corso:
“Mi sentivo iper-visibile,” ha raccontato alla Cnn. in aggiunta ha dovuto aspettare metà del corso prima che un artista nero fosse introdotto nel curriculum. “È stato il primo momento in cui mi sono sentita connessa a ciò che mi veniva presentato.”
Il suo account su instagram è una sorta di diario dove dà spazio e visibilità alla sua ricerca sulla rappresentazione della blackness. Akinkugbe non si aspettava il successo di seguito. In poco tempo è stato consigliato da un media autorevole come il New York Times tra i cinque account da seguire subito. “Non mi aspettavo che così tante persone fossero interessate. Non pensavo che idee sulla rappresentazione nera potessero ottenere tale slancio, ma il tempismo ha probabilmente giocato un ruolo.” I primi passi di @ablackhistoryofart risalgono infatti ai tempi in cui è nato il movimento Black Lives Matter, dopo la morte di George Floyd.
Foto di apertura dall’account instagram @ablackhistoryofart