Sale la preoccupazione per la sorte dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, 75 anni, presumibilmente arrestato dai servizi segreti al suo arrivo all’aeroporto di Algeri da Parigi, sabato scorso. Da allora la sua famiglia non ha più sue notizie, scrive il giornale Le Matin d’Algerie. Di fama mondiale, lo scrittore viaggiava regolarmente senza preoccupazioni tra Algeri e Parigi.
La situazione ha succitato reazioni da parte dell’élite politica francese “Il presidente della Repubblica (Emmanuel Macron, Ndr) è molto preoccupato e segue attentamente la situazione. Esprime il suo incrollabile attaccamento alla libertà di un grande scrittore e intellettuale”, afferma l’entourage del capo dello Stato, che ha naturalizzato personalmente lo scrittore algerino nel 2024. L’ex primo ministro Edouard Philippe su X esprime profonda preoccupazione per la scomparsa di Sansal, ingegnere, insegnante, scrittore di lingua francese, che “ incarna tutto ciò a cui teniamo: il richiamo alla ragione, alla libertà e all’umanesimo contro la censura, la corruzione e l’islamismo. Con immenso coraggio e immenso talento, Boulam Sansal denuncia i difetti e gli abusi dei poteri iniqui. Conto sulle autorità francesi ed europee per ottenere informazioni precise e per garantire che possa circolare liberamente e tornare in Francia quando lo desidera”, ha dichiarato il sindaco di Le Havre.
Lo scrittore è noto per la sua libertà di pensiero, sia contro il potere algerino sia contro il fondamentalismo religioso, da quando si è lanciato nella letteratura nel 1999.
Il giornale francese L’Opinion ricorda che Boualem Sansal ha avuto successo fin dall’inizio con “Il giuramento dei barbari”, un romanzo che racconta l’ascesa dei fondamentalisti che hanno contribuito a far precipitare il suo Paese in una guerra civile che ha provocato almeno 200.000 morti tra il 1992 e il 2002. I suoi libri, pubblicati in Francia, sono venduti liberamente in Algeria, ma l’autore è controverso, soprattutto dopo una visita in Israele nel 2014.
Un altro scrittore franco-algerino, Kamel Daoud, vincitore del premio Goncourt 2024 per “Houris”, è finito al centro di una polemica in Algeria, accusato da una vittima della guerra civile di aver strumentalizzato la sua storia, nel romanzo. “Kamel Daoud è oggetto di violente campagne diffamatorie orchestrate da alcuni media vicini a un regime di cui nessuno ignora la natura”, ha denunciato il direttore della sua casa editrice, Gallimard, a cui è stato vietato di partecipare alla Fiera internazionale del libro di Algeri.