Il processo ad Abdelghani Hamel, ex capo della polizia, sta facendo emergere una fitta rete di corruzione in Algeria. Sodale di Abdelaziz Bouteflika, Hamel è stato arrestato nel luglio 2019 nell’ambito di un’operazione lanciata dalle autorità algerine contro il malaffare nella politica. Un’operazione che si è rivolta principalmente contro esponenti vicini all’ex presidente.
Le accuse nei confronti dell’ex poliziotto sono pesanti: riciclaggio di denaro, arricchimento illecito, scambi di favori. Lo sono ancora di più poiché l’uomo preso di mira è stato il capo della polizia algerina per otto anni. Abdelghani Hamel, 64 anni, una lunga esperienza nella gendarmeria, è stato nominato al vertice delle forze di polizia nel 2010.
Dall’apertura dell’udienza, mercoledì scorso, le dichiarazioni dell’ex funzionario, quelle dei suoi parenti e quelle degli ex alti funzionari hanno messo in evidenza un vasto sistema illecito di arricchimento. Sua moglie, casalinga, e i suoi 4 figli, di età compresa tra 27 e 34 anni, possiedono un grande numero di terreni, proprietà e attività commerciali in diverse parti del Paese. Abdelghani Hamel ha più di 25 conti bancari. I magistrati sospettano che queste proprietà siano il frutto di corruzione. Lui nega tutte le accuse.
Essere riusciti a portare in tribunale l’ex capo della polizia è un primo successo nella grande lotta contro la corruzione lanciata dalle autorità algerine da un anno a questa parte.