Il ministro della Pubblica istruzione, Abdelhakim Belabed, ha annunciato ieri un tasso di analfabetismo ridotto al 7,94% in Algeria nel 2021, presentandolo come “un risultato che fa del Paese un modello da seguire a livello regionale e globale”.
Nel suo discorso a un seminario nazionale sul tema “Per una nuova Algeria senza analfabetismo informatico” – svoltosi in occasione della Giornata internazionale per l’alfabetizzazione – Belabed ha indicato che “gli sforzi dello Stato volti a debellare l’analfabetismo, in particolare con l’istruzione gratuita e i corsi di alfabetizzazione, mostrano una forte convinzione che questo sia l’unico modo per raggiungere l’emancipazione intellettuale e lo sviluppo socioeconomico. Il dato citato proviene dall’Ufficio nazionale per l’alfabetizzazione e l’educazione degli adulti.
Il ministro ha reso omaggio agli sforzi della fondazione “Iqraa” (dell’Associazione algerina per l’alfabetizzazione) e a tutte le organizzazioni attive nello stesso segmento e che contribuiscono, insieme all’Ufficio e ad altri partner, allo sforzo nazionale per “debellare questa malattia residuo coloniale”, che costituisce ancora un ostacolo verso il progresso economico e lo sviluppo della società”. Secondo il ministro, i risultati conseguiti nel quadro della strategia nazionale di sviluppo, “motivano tutti noi a rinnovare il nostro impegno e a lavorare insieme per sviluppare una visione nazionale che sradichi definitivamente la piaga dell’analfabetismo”. Sul piano dell’istruzione nazionale, “stiamo lavorando per aumentare il tasso di iscrizione garantendo al contempo che gli studenti completino la fase dell’istruzione obbligatoria oltre al miglioramento costante della qualità dell’istruzione, al miglioramento del livello degli insegnanti, alla revisione dei metodi di valutazione e la lotta agli sprechi”, ha aggiunto Belabed.
L’incontro si è svolto alla presenza del consigliere del presidente della Repubblica incaricato del movimento associativo, della comunità nazionale all’estero, Nazih Berramdane, del Ministro della Cultura e delle arti, Wafa Chaâlal, del ministro della Solidarietà nazionale, della famiglia e delle donne, Kaouthar Krikou, nonché dei ministri della formazione professionale e dell’istruzione, della digitalizzazione e delle statistiche, rispettivamente Yacine Merabi e Hocine Cherhabil. L’incontro ha permesso di riflettere sul fatto che la società algerina soffre ora di analfabetismo informatico nell’affrontare la rivoluzione tecnologica. Gli stessi laureati non sono in grado di tradurre la nuova tecnologia, da qui la pressante necessità di lottare contro questo fenomeno.