Abdelmalek Sellal, ex premier algerino sotto Abdelaziz Bouteflika, dopo l’arresto di martedì è stato interrogato da un giudice della Corte suprema. Sellal ha dovuto rispondere di sperpero di fondi pubblici, abuso di ufficio e concessione di privilegi.
Abdelmalek Sellal è stato uno stretto collaboratore dell’ex presidente deposto. Nel 2014, ha fatto una campagna elettorale al posto del capo dello Stato che si era candidato per un quarto mandato ma era impossibilitato a muoversi per le conseguenze dell’ictus che lo aveva colpito.
Abdelmalek Sellal aveva animato la campagna elettorale insieme ad altri collaboratori, tra cui Amara Benyounes, ex ministro del Commercio. Anche quest’ultimo è stato anche messo in custodia giovedì nell’ambito della stessa indagine.
I principali leader politici dell’era Bouteflika sono quindi finiti sotto il torchio della magistratura e molti di essi sono detenuti nel carcere di El Harrach insieme ad alcuni imprenditori conniventi con il vecchio sistema di potere. Tra i politici, c’è anche l’ex candidato presidenziale Ali Ghediri, che è stato accusato, tra l’altro, di voler minare la difesa nazionale. Mentre, tra gli imprenditori, spicca Mourad Oulmi, presidente della società di produzione di automobili Sovac.
L’inchiesta potrebbe riservare ancora numerose sorprese dal momento che una dozzina di alti funzionari sono stati convocati dalla Corte suprema.