È finalmente sciolto il dubbio: Abdelmajid Tebboune, 78 anni, è candidato alla propria successione alle elezioni presidenziali algerine anticipate al 7 settembre prossimo. Lo ha annunciato lo stesso Tebboune nel consueto incontro con i media nazionali.
C’era da aspettarsi tale candidatura, alla luce di numerosi sostegni espressi da partiti politici e organizzazioni apolitiche. “Se il popolo algerino vuole votare per me, va bene, altrimenti avrò portato a termine la mia missione e chiunque mi succederà sarà il benvenuto”.
“È risaputo che le entrate statali sono aumentate, che il dissanguamento del Tesoro è cosa del passato e che l’Algeria ha recuperato i fondi sperperati che avrebbe potuto recuperare e stimati in miliardi di dollari”, si è vantato Tebboune. Il Presidente della Repubblica ha inoltre sostenuto che, in questo contesto, “il cittadino algerino gode oggi di tutti i suoi diritti e adempie ai suoi doveri”.
Oltre a Tebboune, 34 candidati hanno annunciato l’intenzione di candidarsi alle elezioni, ma solo tre finora hanno raccolto il numero di firme necessarie: Youcef Aouchiche del Fronte delle forze socialiste, il più grande partito di opposizione dell’Algeria; Abdellah Hassan Cherif del partito islamista Movimento per la Società e la Pace; e una donna, Saida Neghza, presidente della Confederazione Generale delle Imprese Algerine.
Le ultime elezioni presidenziali, vinte da Abdelamadjid Tebboune con il 58% dei voti e segnate da una forte astensione, si sono svolte il 12 dicembre 2019. Il suo predecessore Abdelaziz Bouteflika era stato costretto a dimettersi nel 2019 sotto la pressione dell’esercito e di Hirak, un popolare movimento di protesta. Bouteflika è poi morto nel settembre 2021.