Algeria, la Turchia vuole raddoppiare gli investimenti nel Paese

di claudia
erdogan e tebboune

Algeri e Ankara hanno concordato di portare gli investimenti turchi in Algeria a oltre dieci miliardi di dollari. È quanto emerso dall’incontro che il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, e il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, ad Ankara in occasione della visita del capo di Stato algerino in Turchia. “Il summit – è scritto in un dispaccio dell’Algérie Presse service – è stato ricco e approfondito”, nel corso del quale “sono stati consolidati i risultati” raggiunti nelle discussioni tra i due Paesi di due anni fa in Algeria”.

“Una delle decisioni più importanti prese all’epoca dal presidente Erdogan è stata quella di aumentare gli investimenti turchi in Algeria a 5 miliardi di dollari”, è scritto nella nota. I due Paesi hanno però deciso di portare il volume degli investimenti turchi a oltre 10 miliardi.

Secondo Tebboune, sono importanti “i passi compiuti insieme dai due Paesi” e ha aggiunto che “arricchiscono i nostri rapporti storici privilegiati e rafforzano il processo di partenariato strategico. Stiamo lavorando per stabilire basi politiche, economiche e culturali e in tutti i settori”. Prima della conferenza stampa, i presidenti Tebboune ed Erdogan hanno firmato diversi accordi di cooperazione e protocolli d’intesa in vari campi.

Il presidente Tebboune è arrivato domenica ad Ankara per una visita di stato di tre giorni in Turchia su invito del presidente Recep Tayyip Erdogan. 

Il volume degli accordi firmati “denota l’esistenza di coordinamento, scambio e complementarità economica e culturale in tutti i settori” tra Algeria e Turchia. Lo hanno detto, durante una conferenza stampa congiunta, il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune e il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. Il presidente Tebboune ha ricordato la cooperazione bilaterale nel settore tessile a Relizane e nel settore siderurgico a Orano dove l’azienda Tosyali ha esportato quasi un miliardo di dollari. A una domanda sull’estensione del partenariato economico algerino-turco ad aree più strategiche, secondo quanto riporta l’Algérie Presse Service, il presidente Tebboune ha affermato che “gli accordi firmati non sono limitati né in termini di quantità né di tempo”.

E ha aggiunto: “Ci stiamo muovendo verso accordi strategici e intendiamo anche, nell’ambito dello sviluppo dell’industria e degli scambi industriali tra i due Paesi, muoverci rapidamente verso l’industria navale, civile o militare, e altre industrie di interesse. per i due Paesi e la loro sovranità”.

Dal canto suo, il presidente Erdogan ha ritenuto che la visita del presidente Tebboune in Turchia “rispecchi la nuova dinamica delle relazioni bilaterali tra i due Paesi”. Il presidente turco ha colto l’occasione per congratularsi con il presidente Tebboune per l’imminente celebrazione del 60° anniversario dell’indipendenza dell’Algeria e del 60° anniversario dell’instaurazione delle relazioni tra i due Paesi. Ricordando che le relazioni algerino-turche risalgono a 500 anni fa, il presidente Erdogan ha sottolineato che Algeria e Turchia sono “Paesi amici e fratelli”.

Durante questa prima riunione, Erdogan ha detto che “è stata riaffermata la nostra volontà di elevare la cooperazione a livelli più alti e grazie a Dio i nostri scambi economici e commerciali sono aumentati del 35%, salendo a 4,2 miliardi di dollari nel 2021, nonostante la situazione sanitaria del 2020”.

Erdogan ha anche sottolineato che il suo Paese continuerà a sostenere gli investimenti in Algeria delle 1.400 società turche presenti in loco, indicando che il business forum che si terrà oggi a Istanbul potrebbe contribuire ad aumentare gli investimenti e il commercio tra i due Paesi.

Durante i colloqui bilaterali, i due capi di Stato si sono concentrati sui settori militare, agricolo, risorse naturali, agrobusiness, turismo e cultura delineando una la cooperazione basata sul principio “win-win”. Il presidente turco ha anche ricordato la firma di un accordo per l’apertura di una scuola internazionale turca ad Algeri e di un consolato turco ad Orano.

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