L’Algeria vota. Oggi, giovedì 12 dicembre, gli algerini sono chiamati alle urne per scegliere il loro prossimo presidente. Il Paese arriva a queste elezioni dopo un lungo periodo di instabilità caratterizzato da continue manifestazioni che, dopo aver ottenuto le dimissioni di Abdelaziz Bouteflika, hanno chiesto e continuano a chiedere profondi cambiamenti di una classe politica, immutata o quasi dai tempi dell’indipendenza. Proprio per contestare le mancate riforme, molti dei 24 milioni di cittadini non si recheranno alle urne e hanno chiesto che il voto sia spostato. La tornata elettorale però non sarà procrastinata e chi voterà potrà scegliere tra cinque candidati tutti, in varia misura, vicini al potere. Ma chi sono i candidati? Ecco i loro cinque profili.
Abdelaziz Belaid
È il candidato più giovane (ha 56 anni) e si presenta per la seconda volta alle elezioni presidenziali. Abdelaziz Belaid è entrato a far parte del Fronte di liberazione nazionale (Fln, partito al governo dall’indipendenza) nel 1986. Allora faceva parte delle organizzazioni giovanili che sostenevano Abdelaziz Bouteflika. Nel 1997 è stato poi eletto deputato. Nel 2012 è uscito dall’Fln e ha fondato il Front El-Moustakbel, vicino al potere. Nel 2014, ha ottenuto il 3% dei voti espressi, secondo i dati ufficiali. È l’unico candidato a non ricoprire una posizione ministeriale.
Ali Benflis
Presidente del partito Talai el Houriat (Avanguardia delle libertà), 75 anni, si è candidato sia nel 2004 sia nel 2014, arrivando secondo nelle elezioni, molto dietro Abdelaziz Bouteflika (sempre rieletto con oltre l’80% dei voti, secondo i dati ufficiali). Per 15 anni, l’ex magistrato e poi avvocato si è presentato come il principale oppositore del capo dello Stato. I suoi detrattori lo accusano per il passato vicino all’Fln. È infatti entrato a far parte dell’ufficio politico dell’Fln nel 1989. Dieci anni dopo, è stato direttore della campagna di Abdelaziz Bouteflika. Durante il primo mandato del presidente, ha ricoperto diverse posizioni, tra cui quella del capo del governo, tra il 2000 e il 2003.
Abdelkader Bengrina
Per la sua prima partecipazione alle elezioni presidenziali, questo ex sindacalista si presenta sotto i colori del partito El-Bina (Costruzione), un partito che ha creato nel 2013 e che fa parte di una coalizione islamista (uno dei suoi deputati è stato eletto alla presidenza dell’Assemblea nazionale lo scorso luglio). Abdelkader Bengrina, 57 anni, ha fatto parte del partito Msp, che ha sostenuto Abdelaziz Bouteflika. È stato inoltre ministro del Turismo dal 1997 al 1999, sotto la presidenza di Liamine Zéroual, prima di essere eletto deputato ad Algeri nel 2002. In queste elezioni presidenziali è l’unico rappresentante islamista. Altri candidati che fanno capo al movimento dell’Islam politico hanno ritenuto che c’erano sufficienti garanzie per lo svolgimento delle elezioni.
Azzedine Mihoubi
Ex giornalista, scrittore, Azzedine Mihoubi ha studiato all’Ecole Nationale d’Administration. Deputato dal 1997 al 2002, è stato nominato ministro della Cultura nel 2015 sotto la presidenza di Abdelaziz Bouteflika. Ha ricoperto questa carica fino allo scorso marzo. È la prima volta che si candida alla presidenza come esponente della Coalizione nazional-democratica, di cui attualmente ricopre il ruolo di segretario generale. L’Rdn è stato alleato dell’Fln nell’alleanza che ha sostenuto Abdelaziz Bouteflika.
Abdelmadjid Tebboune
Abdelmadjid Tebboune, 74 anni, è un alto funzionario della pubblica amministrazione algerina. Più volte wali (prefetto) e poi ministro, nel 2017 è stato nominato premier da Abdelaziz Bouteflika nel 2017. Carica che ha lasciato dopo tre mesi, attaccando alcuni oligarchi vicini al capo dello Stato accusandoli di corruzione. Abdelmadjid Tebboune è però ancora membro del comitato centrale dell’Fln (anche se si è candidato come indipendente).