Centinaia di studenti hanno manifestato ad Algeri per la 25esima settimana consecutiva, nonostante le vacanze dall’università. Chiedono a gran voce il cambio del regime e «un Paese più democratico». Lo riferisce il sito emiratino 24ae.com.
Secondo quanto si apprende, i manifestanti hanno sfilato nel centro della capitale algerina, accompagnati da insegnanti e semplici cittadini scandendo diversi slogan tra cui «Il popolo vuole l’indipendenza», «Non ci fermeremo fino a quando non andrete via», «Algeria libera e democratica», e si sono impegnati a scendere in piazza ogni martedì per mantenere la pressione sul governo.
I manifestanti hanno anche criticato il comportamento della stampa locale, accusando i media di non dare informazioni sufficienti sui cortei. I dimostranti respingono il dialogo proposto dalle autorità e criticano Karim Younes, ex ministro, scelto a capo del Forum nazionale per il dialogo e la mediazione.
Da mesi ormai l’Algeria è scossa da proteste che chiedono una svolta democratica. Non è bastato neanche il ritiro della candidatura del presidente Abdelaziz Bouteflika a far cessare le dimostrazioni. I manifestanti chiedono un superamento dell’attuale sistema che dal 1962, anno dell’indipendenza dalla Francia, vede al potere la classe dirigente riunita intorno al Fronte di liberazione nazionale. Politici e dirigenti delle grandi aziende nazionali si spartiscono le immense risorse nazionali mentre la disoccupazione dilaga e la maggior parte dei giovani è costretta a sbarcare il lunario.