“Alle terme per l’Africa”: a Merano un progetto per donare l’acqua a chi non ce l’ha

di claudia

Sabato 31 agosto sarà possibile concedersi una giornata alle Terme di Merano, partecipando al contempo a un’iniziativa benefica. “Alle Terme per l’Africa” è un progetto lanciato dalla Odv meranese “Un pozzo per la vita” GMM per donare l’acqua a chi non ce l’ha. Il 50% del prezzo dei biglietti d’ingresso alle Terme sarà impiegato per la costruzione di pozzi d’acqua potabile in Benin.

“Nelle regioni dell’Africa in cui operiamo, un pozzo cambia letteralmente la vita di un intero villaggio”. Lo ha detto Alpidio Balbo, fondatore del GMM “Un pozzo per la vita”, commentando l’iniziativa “Alle Terme per l’Africa” che anche quest’anno l’Odv meranese riproporrà in collaborazione con Terme Merano.

La manifestazione si ripeterà sabato 31 agosto 2024: sarà sufficiente regalarsi qualche ora o un’intera giornata di benessere tra le piscine o nel parco di Terme Merano per contribuire a donare l’acqua a chi non ce l’ha. Quel giorno, infatti, dalle ore 9 alle 21, il 50% del prezzo dei biglietti d’ingresso alle Terme sarà impiegato per la costruzione di pozzi d’acqua potabile in Benin. Per l’intera giornata, nell’atrio di Terme Merano, saranno disponibili un’esposizione di artigianato africano ed un infopoint sui progetti realizzati dal GMM.

Quest’anno, oltre 23.000 persone potranno beneficiare direttamente delle nuove fonti d’acqua potabile che saranno costruite dal GMM in quattro dipartimenti del Benin (Atakora, Borgou, Zou e Donga). In totale, si prevede di costruire sette nuove trivellazioni (“forage”) per l’acqua potabile corredate di torre piezometrica e impianto fotovoltaico con pompa ad immersione per altrettanti villaggi. Inoltre, saranno installati un impianto fotovoltaico con pompa ad immersione e serbatoio da 3.000 litri che serviranno ad una trivellazione già realizzata.

“Oltre alle positive ricadute per ciò che riguarda l’igiene, la salute o le attività agricole – spiega ancora Balbo – la disponibilità di acqua potabile ha un effetto rilevante anche sulla vita delle donne e delle ragazze. In Africa e, in particolare, nei villaggi del Benin, sono queste, infatti, che, fin da bambine, devono provvedere a rifornire di acqua la famiglia. Quando nel villaggio manca un pozzo, ciò significa dover percorrere anche diversi chilometri ogni giorno per portare a casa pochi litri di acqua e ciò impedisce alle bambine ed alle ragazze di frequentare con regolarità la scuola”.

“Sono particolarmente grato a Terme Merano – conclude Balbo – perché, con questa iniziativa di solidarietà che si ripete da oltre 10 anni, contribuisce a realizzare qualcosa di più di un semplice pozzo”.

Stefan Thurin, Presidente di Terme Merano, ringrazia Alpidio Balbo, fondatore dell’organizzazione di volontariato meranese, e tutto il GMM per la loro voglia di aiutare il prossimo. “Il 31 agosto saranno sicuramente in tanti a decidere di passare una giornata alle Terme Merano, contribuendo così al benessere delle popolazioni dell’Africa occidentale”, così il Presidente delle Terme Merano Stefan Thurin.

Nelle foto, forage realizzati dal GMM lo scorso anno

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