Se uno dei protagonisti indiscussi delle Coppa d’Africa in Italia è stato Malu Claudio Mpasinkatu, che ha commentato il massimo torneo di calcio del continente conquistando il pubblico che l’ha seguito nelle scorse settimane, c’è una donna sudafricana che ha aperto gli orizzonti della telecronaca sportiva nel continente: Amanda Dlamini. L’ex calciatrice si è distinta come analista nel commento televisivo internazionale ufficiale della Coppa d’Africa vinta dalla Costa d’Avorio.
Un ruolo importante, quello ricoperto da Amanda Dlamini, telecronista ufficiale della Afcon 2023, il massimo torneo di calcio del continente conclusosi con la vittoria della Costa d’Avorio. Una responsabilità che la sportiva ha abbracciato come donna e come professionista. La sua storia, raccontata dalla Bbc, è infatti un grande esempio ed ispirazione per tutte le giovani donne del continente.
A soli 35 anni anni Amanda Dlamini ha alle spalle una grande carriera sportiva, iniziata con l’atletica nelle provincia di KwaZulu-Natal dove è cresciuta. Per motivi economici non ha potuto proseguire, cambiando strada e puntando sul calcio femminile.
Dopo aver interrotto la sua carriera da calciatrice nel 2018 con 105 partite con il Banyana Banyana, ha iniziato la sua carriera televisiva con esperti televisivi sulle partite nazionali nella sua terra natale, riporta la Bbc,
Nel 2013 arriva il primo ruolo importante nel commento televisivo sportivo, come opinionista in studio pel la Coppa d’Africa. Un traguardo che ha vissuto con emozione, ma da cui ha imparato molto. Da quell’esperienza è passata alla telecronaca e, nel 2022, ha avuto il privilegio di analizzare il primo trionfo del Sudafrica nella Coppa d’Africa femminile in Marocco.
L’occasione di quest’anno è stata una grande vittoria per l’ex calciatrice, che ha ricoperto un ruolo pioneristico come donna per la più grande competizione di calcio maschile del continente. “Non è solo una vittoria importante per me personalmente nella mia carriera, ma per molte altre aspiranti donne che vogliono essere nello spazio dei telecronisti.”
Dlamini spera sia solo l’inizio e che la sua presenza abbia ispirato tante donne ad affacciarsi alla sua professione e al mondo del calcio, senza più distinzioni di genere. “Ho iniziato questo viaggio da giovane semplicemente perché quando mi guardavo intorno a casa, le ragazze che allora avevano la mia età, 12 o 13 anni, erano costrette ad abbandonare la scuola perché dovevano sposarsi molto giovani,” ricorda Dlamini alla Bbc.