La mauritana Aminetou Ely Mint El-Mokhtar, attivista contro le violenze domestiche e sessuali, è la «Donna dell’Anno» 2019. Il premio internazionale le è stato attribuito nella serata di venerdì 31 maggio al Teatro Splendor di Aosta.
Costretta a sposarsi a soli 13 anni, Aminetou, nonostante le drammatiche condizioni sociali che ha vissuto nel suo Paese, ha portato avanti con determinazione la lotta per i diritti e ha fondato in Mauritania l’Associazione delle Donne Capo-Famiglia (Afcf), che combatte contro le violenze domestiche e sessuali, il lavoro domestico delle minorenni, la schiavitù, il razzismo, l’esclusione, la tratta e il matrimonio precoce, la povertà. Afcf assiste legalmente donne vittime di violenze e opera per l’alfabetizzazione, reinserendo le donne a scuola. Altro obiettivo di Aminetou è l’accesso delle donne al livello decisionale del suo Paese.
Il premio, giunto alla 21a edizione, è promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.