Angola – Dos Santos lascia il vertice del partito di potere

di Enrico Casale
Angola - Dos Santos ha scelto il suo delfino per le presidenziali

L’Angola si appresta ad affrontare il dopo Dos Santos. Un anno fa, molto vecchio e malato, l’ex presidente, all’epoca 73 anni, aveva deciso di non candidarsi per un nuovo mandato come capo di Stato, dopo 37 anni di attività. Aveva lasciato il posto al suo ex ministro della Difesa, João Lourenço, un fedelissimo che pensava di controllare.

José Eduardo dos Santos pensava inoltre di aver bloccato il sistema mantenendo la leadership dell’onnipotente e onnipresente partito Mpla, al potere fin dall’indipendenza, e mettendo membri della propria famiglia e seguaci in posizioni chiave (comprese le forze armate e quelle di polizia).

Molto presto, però, è iniziato un braccio di ferro tra Dos Santos e Lourenço, i due uomini forti dell’Angola. Con sorpresa di tutti, João Lourenço, fin ad allora considerato un uomo «docile», ha attaccato frontalmente il clan dell’ex presidente. Nel nome della lotta alla corruzione e del rilancio di un’economia in crisi, ha licenziato i parenti dell’ex presidente che controllavano i settori strategici dell’economia. Prima fra tutti, Isabel dos Santos, figlia dell’ex presidente e considerata la donna più ricca del mondo. In pochi mesi, Lourenço ha costretto alle dimissioni tutti i parenti di dos Santos.

Oggi sarà scritto l’ultimo capitolo di questa saga. Nel congresso straordinario dell’Mpla, José Eduardo dos Santos cederà anche il controllo del partito e uscirà definitivamente di scena.

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