L’Unita, partito sconfitto alle elezioni generali angolane del 24 agosto, ha presentato ieri alla Corte Costituzionale un ricorso straordinario di incostituzionalità contro il respingimento del precedente ricorso presentato dal principale partito d’opposizione.
Secondo il documento a cui ha avuto accesso l’agenzia portoghese Lusa, l’Unita accusa la Corte di non aver valutato una serie di prove, né la conformità con alcuni aspetti della Costituzione dell’Angola. Il documento dell’Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola (Unita) adduce più motivi. Sottolinea ad esempio che i partiti in lizza non possono essere ritenuti responsabili dell’avere in loro possesso verbali incomprensibili, in quanto la modalità di attribuzione di copie ai delegati di lista (uso di carta carbone) non consente la visibilità del contenuto del riassunto dalla terza copia.
Sottolinea inoltre che nelle ultime elezioni l’Unita si è sempre lamentata del fatto che la commissione elettorale nazionale crei difficoltà nell’applicazione della legge sulla consegna delle copie dei verbali. Sostiene che “c’è una chiara negazione della giustizia del diritto a un processo equo”.
L’Unita sostiene, inoltre, che “il più grande contributo che porterebbe questa verifica è quello di rafforzare la fiducia dell’opinione pubblica nel processo elettorale e nelle istituzioni che lo organizzano” e si rammarica che la Corte abbia “trascurato” la Costituzione.
Giovedì scorso la Corte costituzionale ha respinto il ricorso presentato dall’Unita, sottolineando che le prove presentate “non consentono di rimettere in discussione i risultati complessivi” delle elezioni annunciate dalla Commissione elettorale nazionale e che attribuiscono la vittoria al partito Mpla, al potere ininterrottamente da 47 anni.
Nella sentenza si legge, a pagina 6, che l’Unita “ha allegato al fascicolo presunti verbali riassuntivi di seggi ripetuti (duplicati, triplicati, quadruplicati), falsi, cancellati, manomessi, senza codici di seggio divergenti quanto al contenuto (e incomprensibili). Secondo il verbale di tabulazione finale delle elezioni generali del 24 agosto, il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola (Mpla) e il suo candidato, João Lourenço, sono stati i vincitori con il 51,17% dei voti, seguiti dall’Unita con il 43,95%. Il presidente Lourenço dovrebbe giurare domani per un secondo mandato consecutivo.