Piogge torrenziali hanno inondato ieri la capitale dell’Angola, Luanda, causando almeno 14 morti e più di 8.000 persone senza casa, secondo le cifre trasmesse ieri sera dal portavoce della protezione civile e dei vigili del fuoco, Faustino Miguens, che parlava al canale angolano TV Zimbo dopo una riunione di reggenza della commissione provinciale di protezione civile.
Nel comune di Luanda sono stati registrati cinque morti, mentre nei comuni di Cazenga sono morte tre persone, a Cacuaco altre due e lo stesso numero a Viana e Kilamba Kiaxi, che sono decedute in seguito a folgorazione e crollo di muri, mentre un bambino di un anno e sua madre sono stati travolti dalle acque.
Ci sono anche due persone ferite e 1617 case allagate, per un totale di 8.165 persone colpite.
Lo stesso funzionario ha aggiunto che sedici case sono crollate, 15 alberi sono caduti, un palo dell’illuminazione pubblica è caduto su un veicolo e c’è stato un incendio in una cabina elettrica, oltre alla distruzione di un ponte che ha causato un aumento sostanziale del volume d’acqua nei bacini di ritenzione delle acque piovane che sono strabordati causando l’inondazione di strade pubbliche e case adiacenti.
Oltre alle vittime e ai danni materiali ancora da calcolare, la pioggia ha ostacolato la circolazione e impedito il transito dei trasporti pubblici in alcune zone.
Faustino Miguéns ha detto che le persone colpite riceveranno sostegno dalle amministrazioni comunali, sottolineando che la priorità è aiutare queste persone.
Fino al 21 aprile, il servizio meteorologico continua a prevedere forti piogge e temporali.