Angola, registrati più di cento casi di tratta di esseri umani dal 2015

di claudia

Anche se il nord dell’Angola rimane più colpito dal fenomeno in considerazione del comune confine con la Repubblica Democratica del Congo, è la provincia di Cunene che registra il più alto numero di casi di tratta di esseri umani, con il 40%, seguita da Cabinda, Zaire e Lunda Norte. Lo ha dichiarato ieri a Dundo, nella provincia di Lunda Norte, il direttore nazionale per i diritti umani e la cittadinanza, Yanick Bernardo, annunciando che in totale, 140 casi di tratta di esseri umani sono stati registrati in Angola dal 2015.

Parlando alla stampa, a margine del Workshop sui “Meccanismi nazionali di riferimento per le vittime di tratta di esseri umani”, promosso dal ministero della Giustizia e dei diritti umani, Yanick Bernardo ha inoltre sottolineato che la provincia di Luanda è stata meta di vittime utilizzate per la prostituzione, l’accattonaggio, lavori simili alla schiavitù nelle fattorie, sale massaggi e lavori di edilizia civile.

Ha anche denunciato che alcuni trafficanti uccidono le vittime di cui estraggono gli organi per venderli al mercato nero.

Per rafforzare la lotta contro questo crimine, Bernardo ha affermato che esiste già un piano d’azione nazionale per combattere la tratta di esseri umani, che ha visto la creazione di una commissione per la lotta alla criminalità, allo scopo di riunire un insieme di istituzioni pubbliche e la società civile per la prevenzione, il perseguimento dei criminali e la protezione delle vittime.

L’evento mirava a trovare meccanismi per prevenire e combattere la tratta di esseri umani nel Paese, in particolare lungo i confini con la Repubblica Democratica del Congo. 

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