Angola, un piano per aumentare l’aspettativa di vita nel Paese

di claudia

di Celine Nadler

Ridurre l’incidenza delle malattie trasmissibili, rafforzare la governance nel settore sanitario e sviluppare la ricerca biomedica sono tra gli obiettivi annunciati dal ministero della Salute dell’Angola che gli consentiranno di migliorare l’aspettativa di vita media degli angolani e di ridurre il tasso di mortalità infantile dei bambini sotto i cinque anni. Lo ha dichiarato in questi giorni a Luanda il segretario del ministro della Sanità Pubblica, Carlos Pinto de Sousa.

Solo entro il 2027, secondo le dichiarazioni di Pinto de Sousa, il ministero prevede di ridurre il tasso di mortalità infantile dei bambini sotto i cinque anni da 69 a 51 per mille, mentre si aspetta di diminuire quello dei bambini sotto un anno di età da 47 a 37 su mille nati vivi.

Il ministero, ha continuato, prevede anche di lavorare per ridurre il tasso di mortalità materna da 199 a 165 ogni 100.000 nati.

Secondo il segretario di Stato, inoltre, con l’ampliamento dell’accesso a servizi sanitari e medicinali di qualità, il Programma di espansione e miglioramento del sistema sanitario nazionale dell’Angola mira ad aumentare l’aspettativa di vita media da 62 a 63 anni. Per raggiungere tale obiettivo, Pinto de Sousa ha spiegato che si prevede di aumentare il numero dei medici, dagli attuali 7.395 a 10.800, e da 49.283 infermieri a 78.500, attraverso concorsi pubblici. “Questa è una realtà che si è già verificata negli ultimi anni, poiché il numero dei professionisti è aumentato di circa il 40,5%”, ha affermato.

Pinto de Sousa ha aggiunto che un altro obiettivo del governo è aumentare il numero degli ospedali da 224 a 307, così come il numero dei centri medici da 783 a 965. “Amplieremo anche i servizi di emodialisi nelle 18 province”, ha garantito, aggiungendo che il ministero della Salute lavorerà anche per rafforzare la formazione continua dei professionisti del settore, stabilire progetti nazionali per la registrazione e la formazione degli agenti educativi comunitari ed espandere e migliorare la rete delle unità sanitarie.

Parlando degli obiettivi di vaccinazione, “il ministero aumenterà il tasso di immunizzazione Bcg dal 75 al 90%, la copertura vaccinale contro il morbillo dal 71 all’85%, Penta-3 dal 75 all’85 e il tasso di immunizzazione contro la poliomielite 2 inattivata dal 37 all’85”.

Un altro obiettivo, ha continuato, è migliorare lo sviluppo infantile, la nutrizione e la salute degli adolescenti. Nell’ottica di migliorare l’alimentazione infantile, ha spiegato, i tecnici del settore stanno lavorando per ridurre il tasso di malnutrizione dei bambini sotto i cinque anni, dall’8,2 al 6,9%, e per aumentare il tasso di integrazione di vitamina A, dal 62 all’85%, e il numero di centri di recupero nazionali, da 656 a 840. “Vogliamo anche aumentare il numero delle unità sanitarie con il servizio “Amici degli adolescenti e dei giovani”, a livello Paese, da 20 a 30”, ha concluso. 

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