Si è celebrato ieri in tutto il mondo il Lion’s World Day, la giornata del leone, mentre domani, 12 agosto, si celebrerà quella dedicata all’elefante. L’istituzione di una giornata per questi due animali a rischio di estinzione ha ancora un valore poiché accende i riflettori e la consapevolezza sulle difficoltà che queste specie devono affrontare, come distruzione dell’habitat, cambiamento climatico, bracconaggio e commercio illegale
In occasione della giornata mondiale dedicata al re della savana, il WWF ha lanciato l’allarme sulla considerevole riduzione della popolazione di leoni, che si è abbassata del 43 per cento in vent’anni. Se si considera invece gli ultimi cento anni parliamo di trentamila individui rimasti in Africa oggi, contro i duecentomila esemplari che si contavano invece nel primo Novecento.
La Giornata Mondiale del Leone nasce da un’idea di Dereck e Beverly Joubert, marito e moglie con la passione per i grandi felini. Hanno avviato l’iniziativa nel 2013, riunendo sia il National Geographic che la Big Cat Initiative sotto un’unica bandiera per proteggere i restanti leoni che vivono allo stato brado e diffondere consapevolezza, per trovare modalità adatte a proteggere il loro ambiente naturale.
Tra i fattori di rischio pesa sicuramente la distruzione dell’habitat per cause climatiche o per mano dell’uomo, che espande le proprie infrastrutture a danno dei loro ecosistemi. Negli ultimi anni però c’è stato anche un incremento del fenomeno del bracconaggio, con la diffusione del commercio illegale di pellicce o parti del corpo di questo animale, utilizzato per la medicina cinese.
La situazione non è delle migliori per gli elefanti, a cui è dedicata la giornata di domani. Una delle principali minacce per gli elefanti è il commercio illegale di avorio, a causa del quale migliaia di elefanti vengono uccisi per poter vendere le loro zanne. Il commercio illegale di avorio ha causato un calo della popolazione di elefanti di oltre il 30% negli ultimi due decenni. A pesare notevolmente anche le conseguenze del cambiamento climatico: Secondo il ministro del turismo del Kenya Najib Balala, più di 70 elefanti sono morti in Kenya nell’anno 2021 a causa della siccità in corso che ha colpito tutta l’Africa orientale.
Un altro pericolo per gli elefanti è la distruzione dell’habitat. Gli elefanti hanno bisogno di molto spazio per vagare e nutrirsi e, sfortunatamente, il loro habitat viene distrutto a un ritmo allarmante. Questa distruzione porta a un aumento dei conflitti tra umani ed elefanti, oltre che una riduzione delle fonti di cibo per gli elefanti. Per la giornata di domani sono state organizzate molte iniziative, soprattutto raccolte fondi per contribuire alla loro conservazione. Segnaliamo Trails for Trunks, che si terrà online dal 12 al 14 agosto, e raccoglierà fondi per l’HERD Elephant Orphanage in Sudafrica.