Si trova già a Kigali da qualche giorno il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, per promuovere la firma dell’accordo sulla zona continentale di libero scambio (AfCfta) che si tiene oggi nella capitale ruandese.
Durante i lavori preparatori, Mahamat ha sottolineato l’importanza di accelerare il processo di integrazione attraverso l’applicazione di progetti significativi come l’AfCfta, il mercato unico del trasporto aereo, il protocollo sulla libera circolazione delle persone e il passaporto africano. Il dirigente ha anche invitato a sostenere i grandi progetti di infrastrutture, che secondo lui saranno creatori di opportunità lavorative e di sviluppo.
A fargli eco è stata in questi giorni la ministra ruandese degli Esteri Louise Mushikiwabo, anche presidente del Consiglio esecutivo, secondo la quale la firma dell’accordo sulla zona di libero scambio avrà ripercussioni molto positive sul mercato africano di 1,2 miliardi di persone. Stesso discorso per Vera Songwe, segretaria esecutiva della Commissione economica per l’Africa delle Nazioni Unite (Uneca), secondo la quale “con la Cfta l’Africa sarà in grado di affermare il suo status di potenza economica globale”.
“Creating one african market” è lo slogan dell’appuntamento odierno a Kigali. Non tutti i governi africani, tuttavia saranno presenti all’evento. In questi giorni un’economia tra le più forti dell’Africa, la Nigeria, ha fatto sapere che non aderirà. Per uscire dalla crisi dovuta alla caduta del prezzo del petrolio, l’amministrazione nigeriana ha adottato una politica protezionistica che difficilmente si concilia con un mercato libero. Inoltre, la più importante confederazione sindacale del Paese si è opposta all’adesione, temendo ripercussioni negative sul mondo del lavoro in Nigeria.
[Redazione InfoAfrica]