«Uniamo le forze per combattere la corruzione nel Paese». Così i vescovi del Kenya hanno chiesto a tutti i cittadini di sostenere la campagna intitolata “Spezziamo le catene della corruzione” da loro lanciata il 5 novembre scorso.
«Ci impegniamo a sostenere questa campagna inizialmente per i prossimi sei mesi e poi di proseguirla», affermano i vescovi in una dichiarazione pubblicata al termine della loro Assemblea plenaria di novembre. «Continuiamo a contare sul vostro supporto perché il mostro della corruzione non può essere affrontato da soli. Dobbiamo unire le nostre forze nella lotta per eliminare questa piaga della nostra società. Rinnoviamo l’appello a tutte le Chiese, alle altre fedi e alle persone di buona volontà peché si uniscano seriamente alla guerra contro la corruzione, in modo da portare onestà e integrità nella nostra società».
Nella dichiarazione si definisce uno spettro molto ampio di corruzione, che va oltre quella praticata da politici e funzionari disonesti. «Tutto ciò che promuove la cultura della morte è corruzione», affermano i vescovi, portando il caso dell’inquinamento: «La distruzione dell’ambiente è corruzione».
Appello dei vescovi del Kenya: uniti contro la corruzione
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