Vincitore del premio del Pubblico a Venezia, esce nelle sale italiane il primo lungometraggio di Leyla Bouzid, figlia del grande regista Nouri Bouzid.
Nella Tunisi che si sta preparando alla Rivoluzione, la diciottenne Farah si ribella alle scelte della madre e a un regime repressivo, cantando in un gruppo musicale underground. La scoperta dell’amore e della libertà la porterà ad un percorso di crescita doloroso ma inevitabile.
Un inno alla gioventù energica e creativa e al potere della musica ma anche al delicato rapporto madre figlia messo in scena da due splendidi attrici.
(Simona Cella)