L’Oms approva un test rapido che rivela l’ebola

di Enrico Casale

MSB13567È meno accurato di quelli tradizionali, ma il test rapido per individuare l’ebola, approvato dall’Organizzazione mondiale della sanità, potrà salvare molte vite ed evitare che il contagio si diffonda. Secondo quanto riporta la Bbc, il test rivela in quindici minuti la presenza della malattia nel corpo di un uomo. Per attivarlo non serve la corrente elettrica e, quindi, può essere impiegato anche in regioni remote. Il nuovo test, in base alle sperimentazioni effettuate nell’Africa occidentale, individua al 92% la presenza del virus.

È un grande passo avanti rispetto ai metodi tradizionali che richiedono l’analisi del sangue per scoprire frammenti genetici del virus e, soprattutto, hanno bisogno di un lasso di tempo tra le 12 e le 24 ore.

Una volta individuato il virus, il paziente può essere rapidamente isolato e curato. Così si può anche evitare che il contagio si diffonda. Un contagio che, pur scemato l’allarme mediatico, in Africa occidentale sembra non finire. Nelle ultime settimane si sono manifestati 128 nuovi casi in Liberia, Sierra Leone e Guinea. Da quando l’epidemia è scoppiata, nel febbraio 2014, 23.250 persone sono state contagiate e 9.380 sono morte. Questi sono i dati ufficiali, ma probabilmente la realtà è diversa. In molte zone remote, non è stato possibile né verificare il contagio né contare gli eventuali morti. Il bilancio potrebbe quindi essere anche più grave.

«Il nuovo test – spiega Ben Neuman, docente di Virologia nell’Università di Reading – non salva di per sé le vite, ma può aiutare nel lungo periodo a rendere più facili gli interventi dei sanitari e più rapida l’individuazione dell’ebola».

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