Due giorni dedicate all’arte africana, tradizionale, moderna e contemporanea
Milano PRIMAVERA 2024 (date da definire)
A cura di Gigi Pezzoli e Adama Sanneh
«Tutto è nell’arte primitiva». Con queste parole lapidarie Picasso riconosceva uno dei più importanti e rivoluzionari fenomeni del Novecento: la “scoperta” dell’arte dei popoli extra-europei, in particolare dell’Africa e dell’Oceania.
All’inizio del Novecento, dopo le Esposizioni Universali del XIX secolo, gli oggetti dell’arte africana circolavano in Europa. Tuttavia, a parte qualche raro intellettuale e un ristretto gruppo di artisti d’avanguardia, nel sentire comune le maschere, le statue e i feticci, erano ancora e soltanto opere ingenue e barbare di popoli primitivi.
Quel sentimento non era affatto casuale, bensì l’esito di una costruzione ideologica che veniva da lontano, culminata con l’autorevole sigillo di Hegel che nelle sue Lezioni sulla filosofia della storia (1821-1831) aveva sentenziato «Ciò che noi intendiamo propriamente per Africa è lo spirito senza storia, lo spirito non sviluppato, ancora avvolto nelle condizioni naturali, e di cui doveva solo farsi menzione qui sulle soglie della storia».
Con la sua “maledizione” Hegel sintetizzava un pensiero che si era progressivamente sedimentato dal XV secolo e che era destinato a imprimere in modo indelebile l’immaginario europeo per gli anni a venire.
La tesi che cercheremo di argomentare è che l’Occidente per secoli ha deliberatamente costruito un immaginario negativo dell’Africa e degli africani attraverso un processo nel quale la rappresentazione falsificata dell’“altro” ha creato il paradosso di una pseudo conoscenza di verità nel momento stesso in cui produceva finzione. Di conseguenza, come effetto collaterale, anche le manifestazioni artistiche del Continente Nero sono state a lungo ignorate o ridotte a pure testimonianze di popoli inferiori.
Per fare un po’ di chiarezza, occorre dunque partire da lontano, dai primi contatti tra europei e africani.
Scopriremo un percorso lungo e graduale. E scopriremo anche che quell’immaginario stereotipato è giunto fino ai nostri giorni, e ha lungamente impedito di riconoscere e apprezzare la diversità e la creatività dell’Africa e quindi – in ultima analisi – di costruire quel dialogo di reciproco rispetto e riconoscimento quanto mai indispensabile nella realtà multiculturale e complessa del mondo contemporaneo.
L’arte contemporanea africana è senza dubbio uno degli ultimi trend del momento. Negli ultimi anni sia il mondo istituzionale culturale (musei, biennali che il mercato (gallerie, fiere, case d’aste) considerano l’Africa, una delle aree più promettenti . Tutto questo interesse da dove nasce?
Assieme esploreremo le origini e i protagonisti principali di questa storia, affrontando alcune delle domande necessarie per comprendere il fenomeno. In primis, ha senso parlare di arte contemporanea africana ? Quali sono le dinamiche principali nel considerare questo fenomeno? E, forse un po’ inaspettatamente, quanto l’arte contemporanea africana può servire a definire noi stessi?
L’intero seminario vuole essere una conversazione finalizzata ad esplorare e decostruire alcuni dei concetti fondamentali che costituiscono l’idea di arte africana. L’obiettivo è sviluppare assieme una serie di strumenti critici per immergersi in un mondo complesso, variegato e in rapida evoluzione.
Programma indicativo
Sabato
9.30 – 11.00: XV secolo: i primi incontri, tra curiosità e repulsione – mutamenti di prospettiva: la tratta degli schiavi, il colonialismo.
11:30 – 12:30: La scoperta dell’arte “primitiva”: le avanguardie artistiche del Novecento. Il riconoscimento dell’arte africana come arte del mondo. I giorni nostri. Le nuove frontiere della ricerca: costruire una storia delle arti africane.
12:30 – 14:00 Pausa pranzo
14.00 – 15.30: Le arti tradizionali dell’Africa Nera in sintesi: il culto degli antenati e la rappresentazione umana. Gli oggetti e le figure magico-religiose: i “feticci”. Le maschere.
16.00 – 17:30: L’arte africana tradizionale in Occidente (musei, gallerie, collezionisti). Il tema della restituzione delle opere. La situazione italiana.
17:30 – 18.00: Conclusioni e dibattito.
Domenica
9.30 – 11.00: Ha senso parlare di arte contemporanea africana ? Slogan vs concetto. Chi racconta la storia ? Breve introduzione storica, Le Magiciens de la Terre a Africa remix.
11.30 – 12.30: Il presente e il futuro dell’arte contemporanea africana. Una questione di ecosistema.
12:30 – 14:00 Pausa pranzo
14.00 – 15.30: Conversazione con due artisti contemporanei : Maurice Pefura e Delio Jasse
16.00 – 17.00: Il mercato dell’arte contemporanea Africana – rischi ed opportunità.
17.00 – 18.00: Conclusioni e dibattito.
I docenti
Gigi Pezzoli (arte tradizionale)
Presidente del Centro Studi Archeologia Africana presso il Museo di Storia Naturale di Milano. Membro del Comitato ordinatore del Museo degli Sguardi – Raccolte etnografiche di Rimini. Responsabile della missione di ricerca in Togo del Centro Studi Archeologia Africana/Museo di Storia Naturale di Milano e del Ministère de la Culture du Togo/Université de Lomé. Membro del Comitato direttivo del Centro Studi di Storia delle Arti Africane – Università Internazionale dell’Arte di Firenze. Organizzatore di due colloqui internazionali sulle culture dell’Africa. Curatore di diverse mostre e autore di pubblicazioni sull’antropologia e sull’arte tradizionale africana, in particolare, con Ezio Bassani, ha realizzato le due più importanti esposizioni degli ultimi anni (Milano, MUDEC 2015; Bologna, Museo Archeologico 2019). Vanta oltre ottanta missioni di ricerca in Africa.
Adama Sanneh (arte moderna e contemporanea)
Cofondatore e Amministratore delegato della Fondazione Moleskine, classe 1983, dopo la laurea in Mediazione linguistica e culturale all’Università Statale di Milano, ha lavorato per diversi anni in Africa orientale per progetti di sviluppo rurale ed emergenza umanitaria. Ha conseguito un Master in Public Management (MPM) alla Bocconi School of Management e un Master in Business Administration (MBA) presso l’Università di Ginevra. Nel ruolo di consulente manageriale e strategico ha collaborato con diverse organizzazioni pubbliche e non-profit, tra cui le Nazioni Unite, e si è occupato di progetti legati alla formazione, all’innovazione e all’imprenditoria sociale. In qualità di Direttore dei programmi di lettera27, si è impegnato a promuovere e diffondere una maggiore conoscenza del continente africano, concentrandosi in particolare sul ruolo dell’arte e della cultura come strumenti di trasformazione sociale. Un impegno che continua a portare avanti come CEO di Moleskine Foundation.
Informazioni pratiche
Quando: PRIMAVERA 2024
Orari: Sabato 9.30-12.30 / 14.30-17.30 — Domenica: 9.30-12.30 / 14.30-17.30
Dove: A Milano, presso C.I.Q. – Centro Internazionale di Quartiere (Via Fabio Massimo, 19), quartiere Corvetto (tre minuti a piedi dalla stazione MM3 GIALLA “PORTO DI MARE”).
Chi può partecipare
Il seminario è adatto e rivolto a tutti: appassionati d’Africa, attivisti, operatori sociali e culturali, giornalisti, blogger, studenti, cooperanti, ricercatori, missionari, volontari, imprenditori, viaggiatori… chiunque sia interessato ad approfondire le proprie conoscenze sull’arte africana (tradizionale, moderna e contemporanea).
Pranzi
Sarà possibile pranzare presso C.I.Q. – Centro Internazionale di Quartiere a prezzo convenzionato (menù senegalese a 10 € + bevande, non compreso nella quota d’iscrizione): prenotazione obbligatoria in fase di saldo della quota di partecipazione al seminario.
Norme di sicurezza
L’evento si terrà assicurando il rispetto delle disposizioni anticontagio prescritte dalle autorità in vigore al momento dello svolgimento, ivi inclusa la richiesta di esibizione della Certificazione verde COVID-19 e la verifica della sua validità. Il numero dei partecipanti è limitato per garantire il distanziamento e le norme sanitarie di sicurezza.
Diretta streaming
Chi lo desidera potrà seguire l’evento in diretta streaming, senza necessità di spostarsi, secondo le modalità che verranno comunicate dall’organizzatore. La partecipazione in remoto consentirà di intervenire e porre domande. Gli iscritti riceveranno la registrazione integrale dell’evento che, pertanto, potrà essere fruito anche in differita.
Quote di partecipazione
150,00 euro per chi seguirà l’evento in presenza a Milano
130,00 euro per chi seguirà l’evento in diretta streaming
Tutte le quote si intendono IVA inclusa.
Riduzioni (cumulabili nel limite di due, ovvero con uno sconto massimo di 60 €):
Abbonati Africa Social Club (info e adesioni: www.africarivista.it/club)
Si applica uno sconto di 30,00 € alla quota di partecipazione per il seminario.
Studenti
Si applica uno sconto di 30,00 € alla quota di partecipazione per il seminario. Per usufruire della riduzione è necessario allegare alla scheda di iscrizione la fotocopia del proprio libretto universitario.
Sconto fedeltà
Uno sconto di 30,00 € sulle quote di partecipazione per l’intero seminario è riconosciuto a chi si iscrive – versando le caparre previste – e partecipa a più di un seminario, tra quelli organizzati dalla rivista Africa tra ottobre 2021 e giugno 2022. L’elenco è visionabile qui: www.africarivista.it/i-seminari-di-africa/
Sconto pagamento anticipato
Uno sconto di 30,00 € sulle quote di partecipazione è riconosciuto a chi versa l’intero importo previsto (caparra+saldo) entro un mese dall’inizio del seminario (fa fede la data di pagamento).
Modalità di iscrizione
La partecipazione in presenza è a numero chiuso, per un massimo di 50 iscritti. Termine d’iscrizione: lunedì 21 marzo 2022 – salvo esaurimento dei posti disponibili.
Condizioni di annullamento e rinuncia
In caso di annullamento le somme versate saranno interamente rimborsate agli iscritti. In caso di rinvio del seminario a data successiva a quella prevista inizialmente, la caparra versata potrà essere utilizzata come acconto per lo stesso seminario o per altro evento promosso dallo stesso organizzatore. In caso di rinuncia dell’interessato, la caparra non sarà restituita ma potrà essere utilizzata per altri seminari in calendario organizzati dalla Rivista Africa.
Variazioni
L’organizzatore si riserva il diritto di apportare al programma le variazioni che si dovessero rendere necessarie per ragioni organizzative o tecniche.
Segreteria organizzativa
Rivista Africa – 02 80898696 – info@africarivista.it