È previsto oggi un importante discorso all’Eliseo del presidente francese Emmanuel Macron, dedicato alla strategia diplomatica e militare della Francia in Africa, a due giorni da un suo tour nel continente. Da mercoledì, Macron si recherà in Gabon, Angola, Congo e Repubblica democratica del Congo.
Emmanuel Macron deve precisare la sua “visione di partenariato con i Paesi africani” e “la rotta” che intende seguire durante il suo secondo mandato”, secondo la presidenza francese. Presenterà “le sue priorità e il suo metodo per approfondire il partenariato tra la Francia, l’Europa e il continente africano”.
Secondo Le Figaro, il presidente dovrebbe anche affrontare il tema molto delicato dell’evoluzione della posizione militare francese nel continente dopo la fine dell’operazione antiterroristica Barkhane nel Sahel e il ritiro forzato delle truppe francesi dal Mali e dal Burkina Faso. Questi due Paesi sono ora controllati da giunte militari e vi è vivo un sentimento di ostilità nei confronti dei dirigenti francesi.
Le Figaro sottolinea che in Africa, l’influenza della Francia e degli occidentali è contestata dalla Cina o dalla Russia. Così, tre dei quattro paesi che visiterà il presidente francese – Gabon, Congo e Angola – si sono astenuti giovedì scorso durante il voto su una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che chiedeva il ritiro russo dall’Ucraina. “Stiamo uscendo da un ciclo in cui la Francia aveva bisogno o tendeva a mettersi in prima linea”, ha spiegato un consigliere del presidente francese, riferendosi a una nuova fase in seconda linea.
Il discorso di oggi farà eco a quello di Ouagadougou, nel 2017, in cui Emmanuel Macron aveva segnato la sua volontà di voltare pagina con la politica africana postcoloniale di Parigi, la “Françafrique”, segnata da collusioni politiche e legami sulfurei, e si era proteso a una gioventù africana sempre più sospettosa nei confronti della Francia. Il presidente, presentandosi come il leader di una nuova generazione, ha poi denunciato davanti a 800 studenti i “crimini indiscutibili” della colonizzazione e ha chiesto un “nuovo rapporto” con l’Africa, un patto che intende estendere all’Europa.
Questo nuovo approccio, è confermato dal segretario di Stato allo Sviluppo, Chrysoula Zacharopoulou, che accompagnerà il presidente francese nel suo tour. “Oggi, i Paesi africani scelgono i loro partner liberamente e sovranamente, e questo è positivo”, ha affermato. Crede inoltre che il sentimento antifrancese nell’Africa francofona stia spingendo Parigi a cambiare la sua “posizione verso un maggiore ascolto e umiltà”.
A luglio, Emmanuel Macron aveva già vistato Camerun, Benin e Guinea-Bissau. Intende continuare le sue visite nel continente “quasi ogni sei mesi, o anche di più”.