Auto elettrica, c’è mercato in Africa?

di Enrico Casale
auto elettrica sudafrica

L’Etiopia avrà la sua auto elettrica. Il premier Abiy Ahmed ha svelato che la vettura sarà assemblata da Marathon Motor, una joint-venture tra il colosso automobilistico coreano Hyundai e Haile Gebreselassie, campionissimo di atletica.

Il primo ministro ha raccontato che il progetto è nato dopo un incontro con l’amministratore delegato di Hyundai nel quale Abiy ha auspicato che si aprisse un impianto di assemblaggio di auto elettriche in Etiopia. La fabbrica ha aperto a marzo e ha la possibilità di produrre 10.000 auto all’anno. Tuttavia, non è chiaro se le auto siano destinate al mercato locale o all’esportazione.

Sebbene l’idea di produrre veicoli elettrici in Africa sia affascinante, le vendite di veicoli elettrici sono ridotte nei Paesi africani rispetto alle altre parti del mondo. La diffusione si scontra con difficoltà strutturali. La principale è che solo la metà della popolazione ha accesso alla rete elettrica. Tredici Paesi poi hanno un accesso inferiore al 25%. Per bypassare questo nodo le aziende stanno creando microgriglie solari che offrono una significativa autonomia e possibilità di ricarica anche senza centraline.

Nella continente africano, il Sudafrica è uno dei principali mercati automobilistici. Qui l’auto elettrica è stata lanciata nel 2014 da Nissan Leaf. Nel 2015, la Bmw è entrata sul mercato e ha lanciato i modelli i3 e i8. Entrambi i modelli della serie i di Bmw sono stati consegnati in volumi relativamente bassi, con un totale di circa 600 unità nel 2018. Nel complesso, per quanto riguarda le quote, l’adozione di veicoli elettrici nel Paese è stata minima (0,03%). Tuttavia, ciò è bastato a stimolare altri produttori come Mercedes, Jaguar e Porsche a iniziare a consegnare un numero limitato di veicoli. Jaguar ha anche investito in due milioni di dollari in una rete di ricarica pubblica composta da 82 stazioni che coprirà le principali autostrade del Sudafrica.

Negli ultimi anni è aumentata anche la domanda di veicoli elettrici usati. Ad esempio, nel 2016 sono arrivati ​​in Kenya i primi veicoli elettrici di seconda mano e nel 2018 sono state importate circa 100 unità, principalmente Nissan Leafs. Un servizio di trasporto passeggeri a Nairobi, in Kenya, ha pilotato una flotta completamente elettrica (Nissan Leafs) e ha annunciato l’intenzione di far crescere la flotta di 200 unità entro il 2020.

Il mercato dei veicoli elettrici è quindi dominato da pochi protagonisti. Poiché però si stima che la domanda di veicoli elettrici possa crescere nella regione, le aziende stanno creando partnership, joint-venture, fusioni e acquisizioni.

A novembre 2019, Foton Motor ha avviato la produzione localizzata di nuovi autobus energetici in Egitto. Gli autobus Auv Foton consegnati sono stati messi in servizio al Cairo. Nell’ottobre 2019, Volkswagen ha lanciato un progetto pilota per testare la fattibilità della mobilità elettrica in Ruanda. Quattro e-Golf e una stazione di ricarica saranno introdotti nella capitale Kigali. Volkswagen ha firmato un accordo di sviluppo congiunto con Siemens per fornire l’infrastruttura di ricarica. Con il lancio del progetto pilota, il Ruanda è diventato il primo Paese africano a introdurre un auto elettrica Volkswagen.

Quali sono le prospettive del mercato? Le potenzialità per una crescita ci sono, considerato che la classe media sta crescendo nel continente. Attualmente si parla di un bacino di 350 milioni di persone che potrebbe diventare di 1,3 miliardi entro il 2060. Tutto dipenderà dalle prospettive di crescita del continente.

(Tesfaie Gebremariam)

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