Il record negativo di bambini soldato reclutati e utilizzati da forze e gruppi armati, oltre 42.000 tra il 2005 e il 2020, è dell’Africa occidentale e centrale. Lo ha detto ieri Karin Heissler, responsabile regionale della protezione del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) in Africa occidentale e centrale, ad un briefing con la stampa sulle violazioni commesse contro i bambini nei conflitti armati presso le Nazioni Unite a Ginevra, Svizzera.
“Tra il 2005 e il 2020 la regione è al primo posto, la peggiore, per numero di stupri e altre forme di violenza sessuale commessi contro i bambini. Ci sono più di 8.000 violazioni” ha aggiunto Heissler. Le due subregioni africane inoltre sono al secondo posto nel mondo in termini di rapimenti, con 4.800 casi. Numeri che sono in aumento, secondo Unicef: “Questi sono solo i casi che l’Onu ha potuto verificare. Il numero reale di gravi violazioni è molto più alto perché molte non vengono denunciate” ha detto il funzionario.
I bambini, 282 milioni, costituiscono la metà della popolazione dell’Africa centrale e occidentale. Tra le gravi violenze che molti di questi subiscono vi sono reclutamento, omicidi e mutilazioni, stupri e altre violenze sessuali, rapimenti, attacchi a scuole, ospedali e negazione dell’accesso agli aiuti umanitari. Tra il 2016 e il 2020, le violazioni gravi sono aumentate del 50%, secondo Unicef.
“C’è stata un’accelerazione tristemente esponenziale, del 35% in un anno, tra il 2019 e il 2020, nel numero di gravi violazioni contro i bambini”, ha detto Heissler, sottolineando che i conflitti in corso in Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, nonché le crisi nelle regioni del Sahel e del bacino del lago Ciad, stanno avendo conseguenze devastanti sui bambini: “Chiediamo il rapido trasferimento dei bambini reclutati dai gruppi armati alle autorità civili e agli attori della protezione dell’infanzia in modo che ricevano un’assistenza adeguata, come bambini e come vittime”.
Secondo l’Unicef inoltre, tra il 2005 e il 2020 la Repubblica Democratica del Congo si è costantemente classificata al primo posto nel mondo nel reclutamento di bambini nei conflitti, la Nigeria quarta e la Repubblica Centrafricana ottava.