La Conferenza Episcopale della Costa d’Avorio si è pronunciata sulla decisione di Papa Francesco di aprire alla benedizione delle coppie omosessuali, invitando i sacerdoti ivoriani ad astenersi dal farlo. “Noi, vostri Arcivescovi e Vescovi, vostre guide spirituali della Chiesa cattolica in Costa d’Avorio, riaffermiamo il nostro attaccamento ai valori della famiglia, del sacramento del matrimonio tra un uomo e una donna, come Dio ha voluto fin dall’inizio. Chiediamo pertanto ai ministri ordinati di astenersi dal concedere benedizioni alle coppie dello stesso sesso e alle coppie in situazione irregolare”, ha dichiarato il presidente della Conferenza episcopale, Marcellin Yao Kouadio, in una lunga lettera riportata dai media locali.
Nella missiva, Kouadio ha spiegato che, alla luce della cultura del ”nostro popolo fortemente attaccato ai valori derivanti dalla legge naturale in materia di matrimonio e famiglia, constatiamo che l’accoglienza di questa possibilità data dalla Dichiarazione Fiducia Supplicans di benedire le coppie dello stesso sesso è problematica nel nostro contesto ecclesiale”. E ha aggiunto: “Questo offende i nostri valori ancestrali e culturali, e dà l’impressione che la nostra Chiesa approvi e incoraggi una realtà intrinsecamente cattiva, innaturale e contraria ai nostri usi e costumi”.
Anche la Conferenza episcopale del Camerun ha espresso la propria opposizione alla decisione di Papa Francesco di aprire alla benedizione delle coppie omosessuali, affermando che non sarà attuata nel loro territorio.
“Noi, vescovi del Camerun, ribadiamo la nostra disapprovazione per l’omosessualità e le unioni omosessuali”, ha affermato la Conferenza episcopale del Camerun in un documento citato ieri dal quotidiano cattolico Cruz. Secondo i vescovi camerunesi, infatti, la distinzione fornita dal Dicastero per la Dottrina della Fede del Vaticano tra benedizioni in un contesto liturgico, che rischia di essere confuso con il matrimonio, e le liturgie esterne, che invece potrebbero essere consentite, è del tutto “ipocrita”.
“L’atto di benedizione, sia compiuto in un’assemblea liturgica che in privato, rimane una benedizione”, hanno dichiarato nella lettera i vescovi del Camerun, che pertanto hanno dichiarato “non conforme ogni forma di benedizione, pubblica o privata, che tenda a riconoscere le ‘coppie omosessuali’ come stato di vita”.
La stessa dura accoglienza del documento vaticano si riflette nelle parole di diverse altre conferenze episcopali nel continente, come in Benin, Costa d’Avorio, Malawi e Nigeria.