Benin: l’opposizione torna in Parlamento, ma accusa il presidente di brogli

di claudia

Secondo i dati resi noti dalla Commissione elettorale nazionale del Benin, l’Unione progressista per il rinnovamento risulta il partito più votato alle elezioni dell’8 gennaio. A seguire il Blocco Repubblicano, con il 29,17%,  mentre i Democratici sono al 24,2%. Il primo conquista 53 seggi, il secondo e terzo 28 seggi ciascuno. Gli altri partiti non hanno superato la soglia del 10% dei voti restando fuori dal Parlamento. Intanto le elezioni legislative dell’8 gennaio in Benin hanno registrato un tasso di partecipazione del 38,66%. A confermarlo la stessa Commissione elettorale nazionale autonoma annunciando i risultati provvisori. Dei 6.600.572 votanti, 2.551.547 hanno espresso il diritto di voto. Le schede nulle a livello nazionale ammontano a 78.106. I voti validi espressi a livello nazionale sono stati 2.473.441.

Il principale partito di opposizione in Benin, Les Democrates, ha però respinto i risultati provvisori. Secondo la Bbc, un portavoce del partito ha accusato la Commissione elettorale beninese (Ceni) di aver falsificato i risultati per ridurre al minimo la rappresentanza parlamentare dell’opposizione: gli alleati del presidente Patrice Talon si sono assicurati 81 seggi e di fatto l’opposizione è relegata in uno spazio minimo dell’emiciclo. All’opposizione del Benin è stato effettivamente impedito di candidarsi alle elezioni legislative del 2019 e la maggior parte degli oppositori di Talon sono stati incarcerati o esiliati. I risultati finali sono attesi entro questa settimana. 

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