Biennale d’architettura 2023, si riparte dall’Africa e dalla sua diaspora

di claudia

Prederà il via il 20 Maggio a Venezia la diciottesima Mostra Internazionale di Architettura appena presentata in conferenza stampa e, per la prima volta, avrà al centro proprio l’Africa e la sua diaspora. Curata dalla scrittrice e architetta anglo-ghanese Lesley Lokko* (nella foto di apertura), la Biennale sarà incentrata su tematiche centrali come la decolonizzazione e la de-carbonizzazione. Intitolata “The Laboratory of the Future”, questa edizione, comprenderà 63 Padiglioni Nazionali. Strutturata in sei parti, la mostra sarà visitabile fino al 26 novembre e comprenderà 89 Partecipanti, oltre la metà dei quali provenienti dall’Africa o dalla diaspora africana, con un’età media più giovane rispetto alle passate edizioni (43 anni). Parole chiave della manifestazione saranno inoltre “cambiamento” e “immaginazione”.

La curatrice, riporta Ansa, ha deciso di partire proprio dal suo continente d’origine, per raccontarne tutte le criticità, ma per aprire anche una riflessione sul mondo e su una nuova direzione da intraprendere.

Le parole della curatrice anglo-ghanese Lesley Lokko: “Per la prima volta in assoluto, i riflettori sono puntati sull’Africa e sulla diaspora africana, quella cultura fluida e irretita di persone di origine africana che oggi attraversa il globo. Cosa desideriamo dire? In che modo ciò che diciamo cambierà qualcosa? E, forse la cosa più importante di tutte, in che modo ciò che diciamo interagirà con e infonderà ciò che dicono gli “altri”, in modo che la mostra non sia una singola storia, ma molteplici storie che riflettono il fastidioso e meraviglioso caleidoscopio di idee, contesti, aspirazioni, e significati che ogni voce risponde alle questioni del suo tempo?”

“Nell’architettura — prosegue la curatrice — manca il riconoscimento di chi sia “il noi” perché fino a oggi c’è stata una voce esclusiva, che ignora parte dell’umanità. L’architettura ha parlato una sola lingua e la sua storia è incompleta. È il momento di cambiare e riraccontare questa storia. Questo è il terreno sul quale costruire il cambiamento”.

*Lesley Lokko, 58 anni, è una scrittrice e architetta scozzese con cittadinanza ghanese. Nata in Scozia e cresciuta in Ghana, ha studiato negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nel 2020 ha fondato ad Accra l’African Futures Institute, scuola di specializzazione in architettura, mentre nel 2015 aveva creato la Graduate School of Architecture alla University of Johannesburg. Parallelamente alla professione di architetto porta avanti anche quella di scrittrice. Dal 2004 a oggi ha pubblicato 11 romanzi ambientati tra Africa, America ed Europa.

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