A causa di un guasto dei cavi sottomarini al largo dell’Africa occidentale, nei giorni scorsi sono state segnalate massicce interruzioni di Internet in tutta l’Africa, interruzioni che hanno avuto ripercussioni sulle imprese e sulle comunicazioni interne ed esterne al continente. In questi giorni stanno emergendo le cause del guasto e le società di telecomunicazioni stanno cercando di trovare soluzioni.
La Nigerian cable commission (Ncc), l’autority nigeriana per le telecomunicazioni, ha confermato per prima la causa del guasto che ha interessato i cavi sottomarini che portano connettività lungo la costa dell’Africa occidentale: i cavi sarebbero stati recisi.
Lo si apprende da un comunicato ufficiale diffuso sabato sera dalla Ncc, in cui si aggiunge che non è possibile dare una data per il ripristino, ragion per cui la stessa Ncc sta stimolando gli operatori locali a trovare soluzioni alternative per garantire la continuità del servizio dati Internet.
La Ncc ha aggiunto che la recisione dei quattro cavi sottomarini a largo di Abidjan si somma con quella di altri quattro cavi nello stretto di Bab el-Mandeb, a largo di Gibuti, dall’altra parte del continente, e scrive che questi guasti compromettono molto la capacità africana di navigazione internet.
In Burkina Faso la società di telecomunicazioni Orange ha informato i suoi utenti che, grazie a “soluzioni alternative”, è riuscita ieri a ripristinare i suoi servizi di connessione all’80%. Le sue squadre di tecnici stanno lavorando per un ripristino completo della connettività. Non è stato chiarito di quali “soluzioni alternative” si parli e non è chiaro se Orange si stia avvalendo di servizi satellitari.
Giovedì la recisione di quattro cavi sottomarini di connessione ha mandato in blackout internet in tutta l’Africa occidentale, con problemi che persistono ancora oggi. Orange ha fatto sapere che rimborserà ai suoi clienti i giorni di mancato servizio.
In Ghana L’Autorità nazionale per le comunicazioni del Paese ha dichiarato di aver tenuto un incontro con i quattro fornitori di servizi di atterraggio di cavi sottomarini, Africa Coast to Europe (Ace), MainOne, di proprietà dell’operatore di data center Equinix, South Atlantic 3 (Sat-3) e West Africa Cable System (Wacs), e con gli operatori di rete mobile, dal quale è emerso che per la riparazione dei cavi sottomarini ci vorranno almeno cinque settimane.
L’interruzione dei cavi, giovedì, ha portato a una diffusa interruzione delle attività legate a Internet e alle telecomunicazioni, comprese le banche, le operazioni di telefonia mobile, le agenzie di trasferimento di denaro e i mercati azionari. I fornitori hanno individuato la posizione approssimativa del danno e si stanno preparando a inviare navi per effettuare le riparazioni. MainOne ha detto che un’analisi preliminare suggerisce che una qualche forma di attività sismica sul fondale marino possa avere provocato una rottura dei cavi: il guasto è avvenuto a 3 chilometri di profondità, pertanto la stessa MainOne esclude un guasto dipendente da attività umana.